Reggio Calabria, le intimidazioni al procuratore erano una reazione all’arresto del boss Lo Giudice

Pubblicato il 15 Aprile 2011 - 10:07 OLTRE 6 MESI FA

REGGIO CALABRIA – E’ legata ad una reazione della cosca Lo Giudice dopo l’arresto di Luciano Lo Giudice, uno dei capi del gruppo criminale, la serie di intimidazioni compiute a Reggio Calabria contro il Procuratore generale, Di Landro, ed il Procuratore della Repubblica, Pignatone.

Luciano Lo Giudice fu arrestato nell’ottobre del 2009 con l’accusa di usura. A Luciano Lo Giudice furono anche sequestrati beni per 15 milioni di euro. Nel processo Lo Giudice e’ stato poi condannato a sei anni di reclusione.

Dopo l’arresto, secondo quanto ha riferito il boss pentito Nino Lo Giudice, fratello di Luciano, la cosca si sarebbe attivata per fare ottenere al boss benefici attraverso pressioni sui magistrati che potevano svolgere, in questo senso, un ruolo.