Luciano Ponzetto, muore a caccia veterinario che uccise leone

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Dicembre 2016 - 09:13 OLTRE 6 MESI FA
Luciano Ponzetto: cacciatore contestato per la foto del leone ucciso, muore cacciando

Luciano Ponzetto: cacciatore contestato per la foto del leone ucciso, muore cacciando

TORINO – Il veterinario cacciatore, contestato per la foto con il leone ucciso in Africa, è caduto in un burrone ed è morto…mentre cacciava. Luciano Ponzetto, 55 anni di Orio Canavese (Torino), è infatti caduto in un burrone mentre stava inseguendo una preda. Lo scorso anno era finito nella bufera dopo la diffusione di alcune foto scattate durante un safari di caccia.

Luciano Ponzetto, 55 anni, è morto cacciando, mentre inseguiva una preda in Valle Soana. Uno scivolone sul ghiaccio lo ha fatto precipitare in un dirupo profondo. Quando sono intervenuti i sanitari per soccorrerlo, era troppo tardi.

I carabinieri conoscevano bene Ponzetto. Dopo la pubblicazione su Facebook dei suoi “trofei” (oltre a un leone il dottore aveva pubblicato immagini di sé con un elefantino ucciso, a cui erano seguite le fotografie di un leopardo e di un camoscio) il cacciatore era stato più volte minacciato di morte, da privati cittadini o gruppi ecologisti. Era stato costretto quindi a chiudere il suo profilo sul social, su suggerimento degli stessi militari.

Come ricorda Elisa Sola per Il Corriere della Sera:

A Caluso, davanti al suo studio veterinario, c’erano stati presidi e anche qualche tentativo di irruzione. Lui sul web aveva provato a spiegare: «Io ho il massimo rispetto per gli animali e non ho commesso nessun illecito né di natura amministrativa né deontologica». Ma la schiera di chi non gli perdonava quegli animali cacciati aveva superato i confini dell’Italia. Su Facebook era nato il gruppo «Shame Luciano Ponzetto, the italian vet / Lion Murderer», con commenti anche in inglese e francese. Un italiano, lo scorso agosto, proprio lì aveva scritto: «Una persona come lei che non rispetta la vita di chiunque essere mi fa schifo». E nei mesi scorsi era stata divulgata una petizione, da parte di alcuni colleghi veterinari del Torinese, per chiedere la sua radiazione dall’Albo.