Mafia/ Appalti e cemento depotenziato: 4 arresti a Palermo. Vicini ai clan Badalamenti e Brusca

Pubblicato il 4 Giugno 2009 - 08:55 OLTRE 6 MESI FA

I carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere nelle province di Palermo e Trapani, accusate di essersi intestate fittiziamente beni e società per eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali cui era sottoposto uno degli indagati.

I carabinieri hanno sequestrato 5 impianti di calcestruzzo e una società di trasporto. Secondo la Procura, i quattro avevano creato un monopolio nel settore del calcestruzzo nella Sicilia Occidentale, acquisendo importanti appalti privati e pubblici tra cui quelli degli aeroporti di Trapani Birgi e Palermo Punta Raisi, il porto di Balestrate, infrastrutture dell’area industriale di Partinico e il lungomare di Mazara del Vallo.

È stato riscontrato anche che nelle forniture veniva utilizzato un tipo di cemento di qualità inferiore rispetto alla norma.
Saranno così controllate, spiega il comandante provinciale Teo Luzi, le opere realizzate, la loro qualità e tenuta.

Il giro di affari tra valore dei beni sequestrati, appalti acquisiti e fatturato annuo è superiore ai 50 milioni di euro. Si tratta di società che nel corso degli anni Ottanta risultavano essere di una famiglia vicina al boss di Cinisi Gaetano Badalamenti, e di un’altra famiglia, cui era stato confiscato nel 2001 un gruppo imprenditoriale attivo nel settore del cemento, perchè ritenuta vicina ai Vitale di Partinico e ai Brusca di San Giuseppe Jato.