Mafia, 110 arresti tra Lombardia e Sicilia: da ribelli della Stidda di Gela a manager e boss

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Settembre 2019 - 08:42 OLTRE 6 MESI FA
Mafia maxi operazione arresti

Foto archivio ANSA

ROMA – Una maxi operazione anti-mafia tra Lombardia e Sicilia ha portato all’arresto di 110 persone la mattina del 26 settembre e al sequestro di beni per 35 milioni di euro. Gli arrestati sono ritenuti affiliati alla “stidda” di Gela, cioè il clan sterminato in Sicilia da cosa nostra che si è rimesso in piedi, con i boss diventati manager che sono stati arrestati per reati finanziari. 

Secondo la ricostruzione delle autorità, negli anni Ottanta la stidda di Gela si oppose a cosa nostra, la mafia “ufficiale” e i suoi componenti furono uccisi o mandati in esilio dalla Sicilia. I “ribelli” della mafia però si sono riorganizzati e sono ripartiti tra Gela e Brescia.

Un clan che conta ora su una rete di 500 persone, che tra loro si definivano “500 leoni” nelle chiamate intercettate. Una vera rete militare pronta a entrare in azione al primo cenno dei capi. I poliziotti hanno anche ripreso diverse spedizioni punitive alle quali gli stiddari si presentavano armati, danneggiamenti e incendi ai danni di chi si opponeva al potere del clan.

Secondo gli investigatori, negli ultimi anni il clan avrebbe preso con la violenza e le estorsioni il controllo su buona parte del territorio, gestendo il traffico di droga, infiltrando l’economia legale con imprese di comodo e imponendo i prodotti delle proprie aziende ai commercianti. Proprio imprenditori e commercianti hanno trovato il coraggio di denunciare gli “stiddari” che organizzavano decine di spedizioni punitive e così la polizia ha potuto ricostruire decine di estorsioni nei loo confronti.

La maxi operazione è stata portata avanti da polizia e Guardia di Finanza in diverse province italiane e in totale sono state arrestate 110 persone, di cui 15 al nord su ordinanza del dda di Brescia: Quest’ultima ha accertato l’operatività della cosca mafiosa di matrice stiddara, con quartier generale a Brescia, che ha pesantemente inquinato diversi settori economici attraverso la commercializzazione di crediti d’imposta fittizi per decine di milioni di euro. (Fonte ANSA)