Mafia Capitale: Alemanno rischia processo per corruzione

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Ottobre 2015 - 19:59 OLTRE 6 MESI FA
Mafia Capitale: Alemanno rischia processo per corruzione

Mafia Capitale: Alemanno rischia processo per corruzione

ROMA – L’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno rischia di finire a processo per corruzione. La procura di Roma gli ha infatti notificato un avviso di chiusura delle indagini, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, nell’ambito dell’inchiesta su Mafia Capitale. Le accuse contestate sono la corruzione e l’illecito finanziamento. Decadono invece le accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso.

Il provvedimento è stato firmato dal procuratore Giuseppe Pignatone, dall’aggiunto Michele Prestipino e dai sostituti Paolo Ielo, Luca Tescaroli e Giuseppe Cascini. All’ex sindaco di Roma si contesta di aver ricevuto somme di danaro, in gran parte attraverso la fondazione Nuova Italia da lui presieduta, per il compimento di atti contrari ai doveri del suo ufficio. Secondo l’accusa le somme percepite sarebbero state erogate da Salvatore Buzzi, l’uomo delle cooperative al centro dell’inchiesta Mafia Capitale, in accordo con l’ex Nar Massimo Carminati.

“Dopo dieci mesi finalmente sono stato liberato dall’accusa infamante di essere partecipe di un’associazione mafiosa”, fa sapere in una nota l’ex sindaco. “Per me è la fine di un incubo – prosegue – Rimane la possibilità di una richiesta di rinvio a giudizio per reati di corruzione e finanziamento illecito, accuse che io respingo e da cui mi difenderò in ogni modo, convinto che la Magistratura mi darà giustizia con la stessa onestà intellettuale con cui oggi ha archiviato per me l’ipotesi di reato di associazione a delinquere di stampo mafioso”.