Mafia: Cosimo D’Amato, ergastolo per le stragi del ’93

Pubblicato il 23 Maggio 2013 - 16:40 OLTRE 6 MESI FA
Mafia: Cosimo D'Amato, ergastolo per le stragi del '93

Via Georgofili dopo la strage (foto da Dagospia)

FIRENZE – Cosimo D’Amato è stato condannato all’ergastolo: il gup di Firenze Mario Profeta ha condannato il pescatore siciliano accusato di aver fornito il tritolo per le stragi mafiose del 1993 di Roma, Firenze e Milano. Ad accusarlo anche il pentito Gaspare Spatuzza. Il processo si è svolto con rito abbreviato.

D’Amato, 68 anni, pescatore della provincia di Palermo, oltre che a Firenze e’ indagato anche dalla procura di Caltanissetta, con l’accusa di aver fornito il tritolo anche per la strage di Capaci. Il gup di Firenze oggi lo ha condannato per tutte le stragi fuori dalla Sicilia, tranne che per l’attentato a Maurizio Costanzo. Il gup ha poi stabilito risarcimenti per tutte le parti civili. Fra le quali i familiari delle vittime, il Comune di Firenze, la Regione Toscana e numerosi ministeri.

Contenti i familiari delle vittime: ”Un altro mafioso all’ergastolo, siamo soddisfatti, ci auguriamo che non ce ne siano altri impuniti. Per chiudere il cerchio mancano i mandanti esterni”. E’ il commento di Giovanni Maggiani Chelli, presidente dell’ Associazione dei familiari delle vittime della strage dei Georgofili.

”I processi, anche questo – ha aggiunto Giovanni Maggiani Chelli – dimostrano che Spatuzza è attendibile. L’unica punta di rammarico è che, con la condanna con il rito abbreviato, D’Amato non avrà il 41bis e, con ogni probabilità, troverà il modo di alleviare l’ergastolo”.