Mafia, blitz Polizia e Fbi tra Palermo e New York: colpo alle famiglie Inzerillo e Gambino
Pubblicato il 17 Luglio 2019 - 08:54 OLTRE 6 MESI FA

Gli investigatori dell’operazione “New Connection” a Palermo (Ansa)
ROMA – Più di 200 uomini della Squadra Mobile di Palermo, del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e del Federal Bureau of Investigation (FBI) di New York hanno eseguito arresti e fermi, disposti dalla Dda del capoluogo siciliano, di boss e gregari del mandamento mafioso di Passo di Rigano (Palermo). Il blitz, denominato “New connection”, ha svelato il forte legame tra Cosa Nostra palermitana e la criminalità organizzata statunitense, in particolare il potente Gambino Crime Family di New York.
Nel quartiere di Passo di Rigano avevano ricostituito la loro roccaforte importanti esponenti della famiglia mafiosa degli Inzerillo, una storica cellula criminale palermitana decimata dal capomafia Totò Riina negli anni ’80, durante la seconda guerra di mafia. Gli esponenti della famiglia Inzerillo, costretti a rifugiarsi negli Usa, rientrati in Italia nei primi anni 2000, avevano ricostituito le fila della ‘famiglia’, anche grazie al ritrovato equilibrio con i vecchi nemici. Salvo Palazzolo di Repubblica fotografa l’importanza dell’operazione congiunta sulla rotta Palermo-New York.
“A Palermo, sono le tre di una notte afosa. A New York, invece, le nove di una sera che minaccia pioggia. Un messaggio di WhatsApp corre da una parte all’altra, è il segnale che i ragazzi della squadra mobile e i colleghi dell’Fbi stavano aspettando. Via, insieme. Fra le strade di Passo di Rigano, di Boccadifalco, di Torretta e in contemporanea fra le ville di Brooklyn, di Staten Island, del New Jersey. Perché dalla Sicilia agli Stati Uniti la vecchia mafia degli Inzerillo e dei Gambino è tornata ad essere forte” (Salvo Palazzolo, La Repubblica).
Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori aggravato, concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso. L’inchiesta, coordinata dalla Dda guidata dal procuratore Francesco Lo Voi, ha fatto emergere anche la forte capacità pervasiva, da parte della famiglia mafiosa di Passo di Rigano, sull’economia del quartiere.
Ciascun uomo d’onore, nel clan, aveva un ruolo e una mansione specifica nella gestione degli affari. Nel mandamento, inoltre, ogni attività economica – dalla fornitura alimentare, all’ingrosso, alla gestione dei giochi e delle scommesse online – era controllata dalla mafia che gestiva anche il racket delle estorsioni. (fonte Ansa)