Palermo, saccheggiato l’albero di Falcone. Grasso: “Un attentato all’antimafia”

Pubblicato il 25 Aprile 2010 - 14:12 OLTRE 6 MESI FA

Centinaia di messaggi, disegni, lettere che, negli anni, cittadini e studenti hanno lasciato sotto l’albero Falcone, diventato simbolo della lotta alla mafia, sono stati rubati. Portate via anche le foto del magistrato ucciso da ‘Cosa Nostra’ nel 1992 e del suo agente di scorta Rocco Di Cillo, assassinato nella strage insieme agli altri poliziotti che tutelavano il giudice e alla moglie di Falcone, Francesca Morvillo, e un lenzuolo bianco con scritto “le vostre idee camminano sulle nostre gambe”.

Secondo gli investigatori, il furto è avvenuto ieri, 24 aprile in pieno giorno. Nessuno, però, fino a questa mattina ha segnalato il fatto alla polizia. Ad accorgersi che foto e disegni erano stati portati via è stato il portiere del palazzo che abita nello stesso stabile. L’albero Falcone si trova in una strada trafficatissima e frequentatissima della città.

Meta di “pellegrinaggio”. Dal giorno dell’eccidio di Falcone è diventato meta di una sorta di pellegrinaggio di cittadini e studenti che lasciano messaggi contro la mafia e in ricordo delle vittime della lotta a Cosa nostra. Il 23 maggio, giorno in cui ricorre l’anniversario della strage di Capaci davanti all’albero si concludono le manifestazioni di commemorazione.

Piero Grasso: attentato alla memoria”. “Un gesto deprecabile e un attentato alla memoria di Falcone e dell’azione antimafia”, è stato il commento del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. “Palermo, però, – ha aggiunto – non è rappresentata da gente che compie atti simili”. “Mi auguro – ha proseguito Grasso – che chi aveva lasciato il suo messaggio e se lo è visto rubare, vada a rimetterne un altro. E che chi non aveva deposto la sua testimonianza sotto l’albero prima d’ora accorra a farlo in questo momento proprio per dimostrare che Palermo è una città diversa”.

Schifani: atto vandalico che offende Palermo. Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha bollato l’accaduto come “un atto vandalico che offende la città che certamente reagirà in maniera sdegnata e convinta a questa offesa alla memoria del magistrato Giovanni Falcone e di tutte le vittime della mafia”.

“Non saranno certo questi comportamenti incivili – conclude il presidente Schifani – a scalfire il prezioso patrimonio di valori di legalità che Falcone ha lasciato a Palermo e all’intero Paese”.

Sindaco affigge manifesto. “Nessuno potrà mai sottrarre a Palermo e ai palermitani il patrimonio di intelligenza, coraggio ed onestà che uomini come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e le altre vittime della violenza mafiosa ci hanno consegnato ed affidato. Né potrà rubare il ricordo e la memoria che dobbiamo e vogliamo, coltivare”. Lo ha detto il sindaco di Palermo Diego Cammarata che ha voluto affiggere, sotto l’alberto intitolato a Falcone, una copia del manifesto “Eroi per sempre”, che ritrae a fianco Falcone e Borsellino, con il quale qualche anni fa l’amministrazione comunale ha voluto commemorare il sacrificio dei due magistrati.

“Ripartiamo da questa immagine e da questo messaggio- ha detto Cammarata- che credo riassumano il sentimento che ciascuno di noi porta dentro di sé e che dobbiamo consegnare alle nuove generazioni, che sono sempre più attente e sensibili al tema della lotta alla mafia”.