Magnini battuto dai delfini, "ma è meglio la sirena Pellegrini"

Pubblicato il 8 Settembre 2011 - 17:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 8 SET – Battere un delfino? Impossibile. Chiedetelo al due volte campione del mondo sui 100 stile libero, Filippo Magnini, protagonista oggi di questa sfida unica al parco acquatico Zoomarine di Torvaianica. Un confronto impari se si pensa che la velocita' massima di questa specie di cetacei raggiunge circa 26 km/h, tre volte superiore a quella dell'uomo. A nulla e' servito il percorso piu' lungo dei rivali marini. ''E' stato bellissimo, ma e' meglio una sirena'', la battuta finale di Magnini. Non aveva invece voglia di scherzare l'Ente nazionale protezione animali, che prima ha diffidato il parco da far svolgere la gara, poi ha parlato di ''gesto diseducativo''.

La cronaca della gara e' presto detta: 75 metri a stile per l'azzurro, 150 per la coppia di mammiferi: inevitabile che Magnini fosse terzo, mentre i vincitori tagliavano il traguardo rigorosamente pari merito, manco a dirlo vista l'abitudine della specie. L'evento indetto dalla Speedo Italia, in collaborazione con Zoomarine, Tourism Australia e Virgin Active, ha presentato il concorso 'Vinci un sogno'' che permettera' ai vincitori di scoprire i mari australiani in compagnia di Magnini e di altri campioni della Nazionale Azzurra di nuoto come Luca Dotto, Fabio Scozzoli, Alessandro Terrin, Laura Letrari e Diletta Carli. ''E' stato bellissimo – ha affermato Magnini riferendosi al duello con i delfini – non ho mai avuto avversari cosi' veloci, era difficile batterli. L'importante era lo spettacolo. Ho provato due giorni e ho creato un bel legame con gli istruttori e con tutti i cetacei, soprattutto con il delfino Lea. C'e' qualcuno geloso? Se si e' gelosi anche di un delfino cosa devo fare? Meglio loro o le sirene? Dipende dalla sirena…''. Inevitabile il riferimento a Federica Pellegrini. ''Stiamo uscendo assieme e ci piacciamo: siamo due ragazzi single che si stanno conoscendo, non abbiamo fatto nulla di male. Si e' lasciata da Luca (Marin, ndr) da tempo. Non penso sia necessario un lungo stop prima di frequentarsi e poi lui non era mio amico. Lui dice che sto con lei per visibilita'? Se mi intervistate e' perche' sono due volte campione del mondo, non penso lo facciate per Federica''. La storia con la Pellegrini e' ormai da tempo al centro dell'attenzione dei media, ma il campione azzurro sembra reggere la pressione: ''Se non fossimo stati nuotatori – ha spiegato – sarebbe stata una storia normalissima. A volte, pero', se vuoi la privacy basta isolarti mentalmente''. Una pressione che non incidera' sui suoi prossimi impegni sportivi. '' A livello sportivo non cambia nulla. Ai mondiali mi sono rilanciato sui miei livelli nonostante i tanti stop per infortunio. Il prossimo e' un anno importante perche' e' l'anno delle Olimpiadi cerchero' di raggiungere questo risultato. Vincere anche una medaglia con la staffetta? Non ci sputerei''. La sfida tra Magnini e i mammiferi marini che, per certi versi, ha ricordato quella tra Brian Habana, velocissimo rugbista sudafricano, e un ghepardo (anche in quell'occasione l'uomo fu battuto) e' stata pero' duramente contestata dall'Ente Nazionale Protezione Animali che aveva diffidato lo Zoomarine dall'organizzarla perche' ''contraria alle norme italiane''. Infatti, spiega la nota diffusa dall'ente, ''il nuoto con i delfini e' vietato ed e' permesso soltanto all'addestratore. Eventuali deroghe a questo principio generale possono essere autorizzate, unicamente per scopi scientifici. Lo show promosso e' una pessima trovata pubblicitaria, potenzialmente dannosa per la salute dell'uomo e del cetaceo, nonche' estremamente diseducativa''.