Malasanità a Pisa/ Si accorgono dopo molte ore di un’emorragia al cervello: muore Margherita Giacomazzi, 42 anni

Pubblicato il 15 Maggio 2009 - 15:22 OLTRE 6 MESI FA

Margherita Giacomazzi, 42 anni, avvocato, è morta all’ospedale universitario di Pisa dopo un intervento di laparoscopia alla tiroide, stroncata da due arresti cardiaci che l’hanno lasciata senza ossigeno al cervello per lunghi minuti senza che nessuno per tutto il pomeriggio e la notte dopo l’operazione si accorgesse che qualcosa era andato storto, che c’era un’emorragia in corso, a quanto riferisce La Repubblica.

Le hanno messo solo un po’ di ghiaccio sul collo, in quella clinica che si definisce d’eccellenza ma dove operano senza drenaggio e con un decorso post-operatorio che non prevede neanche un medico di guardia in reparto la notte.

Margherita si era lasciata convincere dalla prospettiva di quell’intervento con una tecnica chirurgica mini-invasiva che non le avrebbe lasciato tracce sul collo. E poi, lì, in quell’ospedale toscano dai numeri record (tremila operazioni all’anno) si sentiva sicura.

L’endocrinologo che le aveva scoperto un piccolo carcinoma alla tiroide le aveva detto che poteva tranquillamente sottoporsi all’intervento anche a Palermo, ma lei aveva deciso di farsi operare a Pisa da Piero Berti, chirurgo dell’équipe di Paolo Miccoli.

Un intervento di routine, l’asportazione della tiroide in laparoscopia. Trenta interventi al giorno, una catena di montaggio, ma a casa sua, dal marito e dai due figli di 14 e 9 anni, Margherita non è più tornata.