Malasanità: curato per una sciatalgia, anziano toscano muore per un’infezione

Pubblicato il 14 Gennaio 2010 - 12:34 OLTRE 6 MESI FA

Un pensionato toscano, dimesso due volte da altrettanti ospedali con la diagnosi di una fastidiosa ma semplice lombo-sciatalgia, è morto per le complicazioni di un’infezione acuta all’anca.

La vicenda è riportata dal quotidiano “Il Tirreno”: la vittima è un uomo di 72 anni, Franco Cambi, residente ad Artimino (Prato). Secondo il figlio Rossano Cambi, vigile del fuoco a Prato, l’uomo poteva essere salvato con una semplice terapia antibiotica. Ha invece iniziato il suo giro fra ospedali e medici nel giorno di Natale, per morire il 29 dicembre nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Prato dove un quarto medico aveva, alla fine, diagnosticato l’infezione.

Al quotidiano, il figlio ha spiegato che occorreranno alcuni giorni prima di ricevere la cartella clinica del padre ma è deciso ad andare avanti. Tutto, come detto, è iniziato a Natale.

Il pensionato ha avvertito i primi forti dolori all’anca sinistra durante il pranzo a casa della figlia che vive a Montelupo Fiorentino. Al pronto soccorso della vicina Empoli gli veniva  diagnosticata un’infiammazione al nervo sciatico. Due giorni dopo, però, l’uomo per il dolore non riusciva a poggiare il piede.

Dopo sette ore d’attesa al pronto soccorso, stavolta a Prato, gli venivano prescritte una radiografica e morfina. Un ortopedico valutava la radiografia e confermava, il 28, la prima diagnosi. Il pensionato veniva così dimesso.

Tutto inutile. Il 29 nuova corsa in ospedale, a Prato, dove veniva formulata la diagnosi esatta ma secondo il figlio era «ormai è troppo tardi».