Malinconico e “l’albergo a sua insaputa”: si indaga sulla vacanza gratis

Pubblicato il 7 Gennaio 2012 - 15:34 OLTRE 6 MESI FA

Foto LaPresse

ROMA – Francesco De Vito Piscicelli, l’imprenditore arrestato nel marzo 2010 nell’inchiesta sulla cricca del G8, il costruttore che rideva pregustando gli appalti dell’Aquila terremotata, ripete di aver pagato le vacanze di lusso di Carlo Malinconico, neo sottosegretario della presidenza del Consiglio.

Il proprietario dell’hotel dove soggiornò, ascoltato dai pm di Firenze l’11 maggio 2010, disse di aver incassato la somma (quasi 10mila euro) da Piscicelli. La fattura, recuperata dai Ros dei carabinieri, conferma questa versione. Ora le dichiarazioni spontanee del costruttore sembrano chiudere il cerchio.

A questo punto sarà lo stesso Malinconico a chiarire. A fare luce sui suoi rapporti non tanto con Piscicelli, ma con Angelo Balducci, l’ex funzionario di Palazzo Chigi al centro dell’inchiesta sulla “cricca”. Perché fu Balducci a chiedere a Piscicelli una prenotazione all’hotel Pellicano, un esclusivo resort cinque stelle all’Argentario appartenente alla prestigiosa catena Relais & Chateaux.

Ma Malinconico  si limita a spiegare a grandi linee: “Chiesi con insistenza all’albergo, a fronte del diniego di farmi pagare, chi avesse pagato. Mi fu risposto che non era possibile dirlo per ragioni di privacy”. “L’albergo a sua insaputa” quindi. Un po’ come la casa di Scajola?  Ma dalle intercettazioni atte dei carabinieri sui telefoni della “cricca” sembrerebbe invece che Malinconico fosse consapevole del regalo e avesse telefonato a Blducci per ringraziare del dono ricevuto.