Malpensa, il tunisino arrestato: “Gli angeli mi hanno detto di farlo”

Pubblicato il 24 Febbraio 2011 - 15:24 OLTRE 6 MESI FA

BUSTO ARSIZIO (VARESE) – Avrebbe agito ”per seguire gli ordini degli angeli” il tunisino che lunedì ha sfondato con un suv una porta a vetri all’aeroporto di Malpensa (Varese) e aggredito con un coltello gli agenti della Polaria. E’ quanto ha spiegato l’uomo interrogato per oltre un’ora nel carcere di Busto Arsizio durante l’udienza di convalida dell’ arresto.

”Ho fatto quello che ho fatto per scappare e per evitare che ci contaminasse l’influenza suina – ha aggiunto secondo quanto si legge nell’ordinanza di convalida dell’arresto – di queste cose parlo solo con gli angeli e solo loro mi dicono cosa devo fare. La missione che volevo fare era la pace con tutti e la felicità, la giustizia e il diritto delle donne e dei bambini. Ho lasciato a casa la macchina e sono passato dalla porta posteriore – ha continuato l’uomo – perche’ volevo far finta di essere a casa. Ho bruciato il mio computer perchè è contro Dio. Io, mia moglie e i miei figli siamo partiti da Ceriano Laghetto a piedi diretti a Malpensa dopo la preghiera dell’alba. Abbiamo trovato la macchina nera con la porta aperta, siamo saliti tutti con calma, ci siamo chiusi dentro e siamo partiti tranquilli”.

“Ci siamo messi a cantare per la felicità – ha proseguito – perchè il nostro obiettivo era raggiungere Malpensa per scappare via dall’Italia, e anche mia moglie era d’accordissimo”. L’uomo ha aggiunto anche di aver aggredito gli agenti ”per difendere la moglie e i figli” e ha ammesso di aver picchiato la donna, sulla quale sono stati ritrovati alcuni lividi, ”perchè voleva fare il contrario di quello che volevano gli angeli”.

L’uomo ha definito ”consigli degli angeli” anche le frasi che ha scritto su alcuni foglietti ritrovati nella sua abitazione. I volantini conterrebbero invettive contro uomini politici come Mubarak, Berlusconi e il re del Marocco, frasi contro McDonald’s, starlette della televisione e in generale l’occidente.