Maltempo, i consumatori lanciano lo “sciopero della verdura” contro i rincari

Pubblicato il 9 Febbraio 2012 - 17:10 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''Sciopero della verdura'' contro i rialzi dei prezzi dei prodotti freschi, ortofrutta in particolare. E' la misura proposta da Casper (Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori) per difendersi da rincari ingiustificati della spesa.

''Tra sciopero dei camionisti, gelate e speculazioni, i prezzi sono saliti, dal 23 gennaio a ieri, mediamente del 15%. Ma al di la' dei prezzi medi, ci sono rialzi che in alcuni negozi toccano il 200%, in particolare per le zucchine e l'insalata'' dice Casper chiedendo alle massaie di ''non acquistare frutta e verdura se i prezzi varcano la soglia fatidica dei 3 euro al chilo, un tetto che, salvo alcune rarissime eccezioni, dimostra che e' necessario e doveroso rinviare l'acquisto a tempi migliori o perche' e' in corso una speculazione o perche' si tratta di prodotti decisamente fuori stagione''.

Casper suggerisce di visitare il sito www.smsconsumatori.it, in modo da poter verificare la congruita' del prezzo rispetto a quello medio praticato al nord, sud e centro Italia.

Le 4 associazioni chiedono inoltre ''le dimissioni di Mr Prezzi, una figura priva di poteri e di ruolo, incapace di bloccare qualunque speculazioni in corso, dalla benzina alla verdura''.

Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori invitano infine il Governo a inserire un emendamento nel dl Cresci Italia attualmente in discussione al Senato, ''prevedendo l'obbligo per i commercianti, a cominciare dai fruttivendoli, di indicare sia il prezzo al dettaglio che all'ingrosso, ossia non solo il tradizionale prezzo di vendita ma anche il prezzo pagato dal commerciante al grossista, con la percentuale di incremento, come si fa in occasione dei saldi, un meccanismo che, in nome della trasparenza del prezzo, magicamente blocchera' inflazione e speculazioni''.