FIRENZE – Livelli idrometrici dell’Arno in discesa, lunedì mattina, a Firenze dove nella notte è transitata, senza creare criticità, la seconda piena che ha raggiunto all’ idrometro degli Uffizi 3.84 metri alle ore 2.45.
Lo rende noto la protezione civile della Città metropolitana di Firenze. Non è stato comunque ancora riaperto il ponte Vespucci, chiuso nel primo pomeriggio di domenica in via precauzionale per il passaggio dell’ondata di piena del fiume. La riapertura era prevista dopo le 8.30 di lunedì, previo controllo dei tecnici. Intanto Publiacqua, che gestisce il servizio idrico, rende noto che a Firenze, Prato e comuni limitrofi potranno verificarsi temporanei abbassamenti a causa della forte torbidità dell’acqua dell’Arno con conseguente riduzione dell’attività dell’impianto dell’Anconella.
I danni non riguardano la sola Firenze, come scrive Il Tirreno:
Tra le zone più colpite, come detto, la provincia di Pisa. Intorno alle 1 di notte un grosso platano è caduto sulla via dell’Arnaccio a Cascina, colpendo due auto che viaggiavano in senso opposto. I giovani a bordo delle due macchine hanno riportato ferite e sono stati trasportati all’ospedale dal personale del 118 per gli accertamenti del caso. Sul posto anche i carabinieri di Pontedera. Nella notte sorvegliato speciale il fiume Serchio che era a rischio esondazione: fortunatamente verso le 4,30 il flusso delle acque è iniziato a diminuire e di conseguenza il livello si è abbassato. Danni anche alla stazione ferroviaria di Ripafratta, dove il forte vento ha danneggiato il tetto
La situazione più critica è in provincia di Arezzo. Risultano esondazioni di torrenti e fiumi, tra cui l’Ambra e l’Arno a Ponte a Buriano. I vigili del fuoco sono stati costretti a effettuare una lunga serie di interventi in scantinati e garage. Particolarmente critica la situazione nella centrale via Vittorio Veneto, dove due metri di acqua hanno invaso il sottopasso ferroviario e paralizzato la circolazione. Allagati e chiusi anche i sottopassi della zona industriale.