Maltempo, Italia nella morsa del freddo: cinque vittime. In Abruzzo anche -18°

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Gennaio 2017 - 19:06 OLTRE 6 MESI FA
Maltempo, Italia nella morsa del freddo: tre vittime. In Abruzzo anche -18°

Maltempo, Italia nella morsa del freddo

ROMA – L’annunciata morsa del freddo è arrivata in Italia e ha causato anche cinque morti. Due senzatetto sono stati trovati senza vita ad Avellino e ad Aversa. In Sicilia un clochard romeno di 46 anni è stato trovato morto in un immobile abbandonato di fronte all’imbarcadero privato di Messina mentre un altro è deceduto a Latina oggi pomeriggio davanti a una chiesa. Ad Altamura, in provincia di Bari, una caduta causata dal ghiaccio è risultata fatale per una donna di 49 anni.

Per fronteggiare l’emergenza freddo il Comune di Catania ha messo a punto un piano per dare ricovero ai senzatetto: a partire dalle 21.30 il Palazzetto di piazza Spedini potrà dare ospitalità a chi non ha un tetto. Un altro ricovero d’emergenza è stato messo a disposizione da Ferrovie dello Stato nel deposito bagagli della Stazione centrale. In piazza della Repubblica, la Croce rossa italiana appronterà una grande tenda pneumatica, estesa per cento metri quadrati, opportunamente riscaldata.

Anche Roma e Napoli hanno attivato il cosiddetto “piano freddo” per i senzatetto che potranno trascorrere la notte, quando le temperature scenderanno drasticamente sotto lo zero, nelle stazioni delle metro.

A Roma resteranno aperte le stazioni Flaminio, Piramide e Vittorio Emanuele. Il comune di Roma ha chiesto inoltre alla Regione Lazio di poter lasciare aperta anche la stazione di Ostia – Stella Polare negli stessi orari.

Il Comune di Napoli ha predisposto l’apertura notturna delle stazioni della metropolitana linea 1 Museo e Vanvitelli, al fine di accogliere i senza fissa dimora che potranno trovarvi riparo.

Il vento forte ha danneggiato la cupola della Basilica di Loreto, nelle Marche: le raffiche fino a 80 chilometri hanno divelto diversi metri quadrati della copertura in piombo. I vigili del fuoco sono saliti sulla cupola e, utilizzando tecniche speleo-alpinistiche, hanno messo in sicurezza la copertura, che rischiava di cadere sulla via sottostante.

Le temperature glaciali non hanno risparmiato nemmeno le aree insulari. A partire dalle isole Eolie, dove sono apparsi alcuni fiocchi bianchi e il vento forte ha reso impossibili i collegamenti marittimi. Disagi anche lungo altre tratte di comunicazione: a causa della neve è stata disposta la chiusura dell’aeroporto d’Abruzzo a Pescara, con i voli che hanno subito inevitabili ritardi senza non pochi disagi per i passeggeri.

Le nevicate di queste ore continueranno a interessare, fino a tutto sabato 7 gennaio e anche a quote di pianura, soprattutto il versante adriatico e gran parte delle regioni meridionali, con temperature molto basse e forti venti. Sulla base delle previsioni disponibili, il dipartimento della Protezione civile ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra quello diffuso nei giorni scorsi.

L’avviso prevede venti di burrasca dai quadranti settentrionali, con raffiche di burrasca forte su Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia, con mareggiate lungo le coste. Sulle stesse regioni, dove si aspettano temperature molto basse con diffuse gelate, sono previste ancora nevicate sparse fino al livello del mare, con apporti al suolo da deboli a moderati, ma localmente abbondanti sui rilievi.

Vento, neve e ghiaccio hanno flagellato anche la rete stradale. Codice rosso in Abruzzo per la autostrada A14 nel tratto compreso tra Valvibrata e Vasto Sud e per la autostrada A25 nel tratto compreso tra Sulmona ed innesto A14, dove è stato attivato un filtraggio dei veicoli pesanti e privi di catene o gomme da neve, ma il traffico non è stato interrotto. A causa delle abbondanti precipitazioni nevose, sono state chiuse al traffico invece numerose strade statali in provincia dell’Aquila e rallentamenti anche nel Pescarese.

Disagi alla viabilità si sono registrati nel nord Barese, in particolare nella zona di Canosa di Puglia, dove alcuni mezzi pesanti sono finiti di traverso sulla carreggiata a causa del ghiaccio: il tratto autostradale Bari-Taranto è chiuso ai mezzi pesanti ed è percorribile solo con catene.

A causa del maltempo le Eolie sono prive di collegamenti marittimi. Aliscafi e traghetti sono fermi nei porti per il mare molto mosso. Il vento soffia da nord con raffiche di 46 chilometri all’ora. Il mare arriva anche a forza 7. Difficoltà anche per le isole campane: i collegamenti marittimi con Capri e Procida sono completamente interrotti.

Le temperatura nella notte è scesa fino a meno 28,5 gradi (record stagionale) ai 3.399 metri dell’anticima di Cima Libera, la stazione di rilevamento più fredda in provincia di Bolzano che si trova in Val Passiria e che il 10 febbraio 2012 aveva toccato i meno 32,1.

Ha toccato i meno 15 gradi la temperatura nella notte a Castelluccio di Norcia, frazione quasi completamente distrutta dal terremoto e ora disabitata. A presidiarla ci sono gli alpini del quinto reggimento, di stanza a Vipiteno. Sull’altopiano ha nevicato a lungo e la coltre ha raggiunto uno spessore di mezzo metro. Tira inoltre un forte vento che rende ancora più intensa la sensazione di freddo. Castelluccio è sorvegliata 24 ore su 24 dagli alpini che utilizzano come una sorta di base sul posto un container nel quale fino a qualche giorno fa viveva uno degli allevatori locali.

Temperature polari sul Gran Sasso: al rifugio ‘Franchetti’, sul versante teramano, 2.433 metri di altitudine, il termometro, secondo le rilevazioni dei sistemi ‘Aq Caput Frigoris’, alle 16.50 ha raggiunto i -19,9 gradi. A Carsoli (L’Aquila), 605 metri sul livello del mare, la temperatura è scesa fino a -17,8 gradi; sul monte Genzana, 1.980 metri, ci sono -17,4 gradi.

Neve, gelo e freddo non abbandoneranno l’Italia nelle prossime ore, anzi è in arrivo un nucleo più gelido dell’aria artica continentale in discesa dalla Finlandia e dal Nord della Russia. Le prossime potrebbero rivelarsi per il Centro-Sud le 48 ore più gelide e ventose degli ultimi due decenni.