Maltempo, nord sott’acqua: Genova allagata, 2 morti per frana a Cerro di Laveno

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Novembre 2014 - 08:31| Aggiornato il 17 Novembre 2014 OLTRE 6 MESI FA
Maltempo, nord sott'acqua: Genova allagata, 2 morti per frana a Cerro di Laveno

Maltempo a Genova (Foto Ansa)

GENOVA – Due persone sono morte a Cerro di Laveno, in provincia di Varese, per una frana che ha fatto crollare la casa in cui si trovavano la mattina del 16 novembre. A Genova sono invece state vane le ricerche del corpo di Luciano Balestrero, il disperso la cui auto è stata trovata distrutta in un punto difficile da raggiungere per i soccorritori.

Il maltempo ha messo il nord in ginocchio nella giornata del 15 novembre: Genova alluvionata, Milano sott’acqua con l’esondazione del Seveso e del Lambro e Alessandria travolta da acqua e frane. La pioggia battente non ha risparmiato nessuno e in Liguria in appena 15 giorni sono caduti 800 mm di pioggia. Quasi i 1100 mm di quantità media di pioggia che nella stessa zona cade in un anno.

Genova: 180 famiglie isolate e 99 sfollate

A contarli è il sindaco di Genova Marco Doria: a causa del maltempo a Genova risultano isolate 180 famiglie che vivono in località sparse a Brigna, nell’entroterra di Voltri. Una frana ostruisce l’unica strada di accesso. Dall’alluvione del 9 ottobre ad oggi sono, invece, 99 le famiglie sfollate.

La perturbazione ora si sposta verso il nord ovest, in Veneto e Friuli, e verso il centro, passando da Toscana, Abruzzo e Lazio, dove già la sera di sabato la zona a sud di Roma è stata colpita da una tromba d’aria e da danni causati dal maltempo.

Toscana, nuova allerta meteo.

Una nuova allerta meteo in Toscana per pioggia e temporali forti, con validità dalle 8 alla mezzanotte di domani, è stato emesso dalla sala operativa della protezione civile regionale: interessate tutte le province tranne quella di Arezzo.

Come già accaduto per l’allerta del 15 novembre, una sorveglianza particolare sarà riservata al torrente Carrione a Carrara in considerazione degli criticità dovute all’alluvione del 5 novembre scorso e ai lavori di messa in sicurezza in fase di completamento. L’allerta meteo con rischio idrogeologico-idraulico riguarda i bacini di Magra, Versilia, Serchio, Basso Serchio, Sieve, Medio Valdarno, Ombrone Bisenzio, Valdarno Inferiore, Reno Santerno, Foce Arno, Cecina, Cornia, Isole, Elsa, Era, Ombrone grossetano, Greve Pesa, Orcia, Bruna, Albegna, Flora.

In mattinata sono attese precipitazioni diffuse, anche temporalesche, ad iniziare dalle zone di nord-ovest e in progressiva estensione alle zone interne. Saranno possibili, si spiega in una nota, “allagamenti diffusi nelle aree depresse dovute al ristagno delle acque, a tracimazioni dei canali del reticolo idrografico minore e all’incapacità di drenaggio da parte della rete fognaria dei centri urbani. Possibili allagamenti delle sedi stradali urbane ed extraurbane e nelle aree contigue all’alveo dei corsi d’acqua. Possibilità di innesco di frane e smottamenti localizzati dei versanti in zone ad elevata pericolosità idrogeologica”.

Alessandria, sindaco: “Acqua anomala per il nostro territorio”.

“Abbiamo dovuto gestire situazioni di acqua anomala, probabilmente ci troviamo di fronte a episodi di inciviltà”. Lo afferma il sindaco e presidente della Provincia di Alessandria, Rita Rossa. “Il condizionale è d’obbligo, ma il canale Deferraris era rotto, forse un danno procurato per evitare l’esondazione in un campo”.

Quattro frane in provincia di Bergamo: famiglie sgomberate.

Quattro frane si sono registrate nelle ultime ore in provincia di Bergamo e il personale della Protezione civile ha provveduto a far sgomberare alcune famiglie. Le zone coinvolte sono Endine Gaiano, Val Brembilla, Poscante di Zogno, Trescore.

Resta sotto controllo il livello dell’Adda, dopo che nella notte erano state tratte in salvo 6 persone con il gommone a Cassano d’Adda (Milano). Anche a Fara Gera d’Adda viene monitorato il corso del fiume e un gruppo di famiglie sono già state informate della possibilità di essere sfollate.

Genova, crolla cimitero a Bolzaneto: bare e corpi nel fiume.

Bare e corpi decomposti finiscono nel fiume Polvecera dal cimitero di Bolzaneto, a Genova. Dopo l‘alluvione del 15 novembre si contano i danni e sono almeno 70 i feretri dispersi dopo il crollo di un muraglione del cimitero della Biacca.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire dalle testimonianze e dai vigili del fuoco. Le bare sarebbero finite prima nel rio Barra e da qui nel Polcevera

Fiume Po, nuovo allarme: piena a Piacenza sarà di 8 metri.

Per le piogge che hanno ingrossato affluenti piemontesi e lombardi, e per il possibile maltempo, che potrebbe coinvolgere quelli emiliani, la protezione civile dell’Emilia-Romagna ha aggiornato l’allarme per piena del Po. A Piacenza si registrano significativi innalzamenti. Il colmo arriverà nella tarda serata/nottata con un livello previsto di circa 8 m, superiore di circa 1 m sul precedente, transitato tra giovedì e venerdì. Allertati comuni rivieraschi del piacentino e del parmense.

Liguria, allerta massima dal Tigullio a La Spezia.

Per la nuova instabilità meteo in arrivo sulla Liguria, la protezione civile regionale ha previsto dalle 24 di oggi alle 24 di domani, lunedì 17 novembre, l’ Allerta 2 (la massima) nei bacini marittimi di levante, dal Tigullio alla Spezia. Prevista allerta 1 per la zona da Noli a Portofino compresi i bacini interni delle valli genovesi dello Scrivia, Trebbia e Aveto. Criticità ordinaria sul ponente ligure e la Val Bormida. Ulteriori aggiornamenti potranno essere emanati successivamente.

Alessandria, allagamenti e frane: “Situazione difficile per viabilità”

E’ ancora emergenza in provincia di Alessandria, dove si contano i danni causati dalla pioggia che ha provocato esondazioni, allagamenti e frane. La situazione più difficile, questa mattina, a Cassano Spinola, dove i circa 1.700 residenti sono rimasti senz’acqua a causa delle infiltrazioni di fango nelle vasche dell’impianto dell’acquedotto comunale. Ancora problemi di viabilità, soprattutto in Val Lemme, a Gavi, il paese del noto vino bianco Docg, gli sfollati sono tornati a casa. La collina della Fortezza del Barbarossa, a rischio frane, è costantemente monitorata. Non è escluso che i residenti della zona vengano di nuovo evacuati questa notte, quando è previsto un nuovo peggioramento delle condizioni meteo.

 

 

CONTINUA A LEGGERE DOPO LA GALLERY—>>>

(Foto Ansa)

Milano, ancora quartieri senza elettricità.

Sono ancora senza energia elettrica alcuni quartieri di Milano tra quelli più colpiti dal maltempo di ieri. I problemi più gravi infatti si sono registrati nelle zone di Niguarda e viale Sarca ancora senza corrente a causa di un paio di centraline allagate. In queste ore gli operai dell’A2a stanno lavorando per ripristinare la linea elettrica. Idrovore al lavoro per aspirare l’acqua. La gente spala il fango (foto Ansa)

Biella, sfollate 100 famiglie.

Sono un centinaio le famiglie sfollate da casa, nel Biellese, a causa del maltempo delle scorse ore, che ha provocato frane e allegamenti su tutto il territorio della provincia. Le ultime evacuazioni a Ternengo, Bioglio e Masserano. Numerosi gli interventi effettuati nel corso della notte e nelle prime ore della mattinata per monitorare le strade.

Liguria, ricerche di Luciano Balestrero estese in mare.

Sono state estese anche al mare le ricerche di Luciano Balestrero, il pensionato di 67 anni, travolto ieri a Mignanego dalla piena del rio Riccò mentre cercava di raggiungere la sua automobile Ford Fiesta che un fiume d’acqua stava portando via.

In queste ore uno speciale elicottero della capitaneria di Porto e alcune motovedette stanno controllando sia la foce del torrente Polcevera sia il tratto di mare davanti alla Valpolcevera nella speranza di individuare il corpo. Squadre speciali dei vigili del fuoco e dei carabinieri (sommozzatori, subacquei e Saf) stanno perlustrando il tratto del rivo e le zone limitrofe dove è avvenuta la tragedia. Le ricerche si stanno concentrando nella zona di Mignanego.

Fiume Po, resta alta l’attenzione per la piena appena passata.

Resta alta l’attenzione sul fiume Po dove questa notte è passata l’onda di piena con il fiume comunque ingrossato per l’afflusso d’acqua eccezionale che giunge da Piemonte e Lombardia. Interdette all’accesso le aree golenali dove ieri erano state evacuate alcune abitazioni, lambite dall’acqua, per motivi di sicurezza specie nella zona di Polesella. Nella notte ha provocato apprensione, ma poi tutto si è risolto per il meglio, anche il fiume Bacchiglione dove a Vicenza si è temuta l’esondazione nella parte più bassa della città.

Il fiume, monitorato dalla Protezione civile, ha ampiamente superato i cinque metri d’altezza ma non è uscito dagli argini per poi defluire e progressivamente scendere di livello. Nessun problema lungo l’asta dell’Adige mentre a Venezia, poco prima delle sette si è riproposta l’acqua alta che ha raggiunto i 110 centimetri d’altezza sul medio mare.

Veneto, dopo la tregua arriva la pioggia.

Sul Veneto, dopo la pioggia insistente della notte, c’è un timido sole ma è solo una tregua, specie nella parte settentrionale della regione. Sul Veneto sono attese nel pomeriggio – secondo l’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpav) – nuove precipitazioni a partire dall’area dolomitica per poi scendere in pianura.

Milano, traffico torna alla normalità.

Sono chiusi solo due sottopassi a Milano dove la situazione delle strade sta quindi tornando alla normalità, dopo gli allagamenti di ieri dovuti alle forti piogge cadute sul capoluogo lombardo. Grazie al lavoro di 90 addetti e 30 mezzi dell’Amsa per pulire le strade dal fango, al momento restano chiusi solo i sottopassi di viale Fulvio Testi e Piazza Carbonari. I tecnici di A2A, informa il Comune, sono al lavoro su due centraline allagate e hanno finora ripristinato il 50% delle utenze che hanno avuto problemi con l’energia elettrica.

Lago Maggiore e lago d’Orta sorvegliati speciali in Piemonte.

Lago Maggiore e d’Orta restano due sorvegliati speciali in Piemonte. Il livello delle acque, nonostante le precipitazioni siano cessate, continua a salire e nelle prossime ore raggiungerà il massimo della piena. Nella notte è stato evacuato per precauzione l’ospedale di Omegna, dove le acque del lago d’Orta hanno invaso piano terra, mensa, cucina e magazzini. I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo, mettendo in funzione un’idrovora insieme alle pompe già attivate da giorni. Numerose, in tutta la provincia di Verbania e in quella di Novara, le strade chiuse per frane e allagamenti.

Campania, allagamenti e disagi per i violenti temporali.

Allagamenti, disagi e molta paura: i violenti temporali abbattutisi sulla fascia costiera della Campania la scorsa notte hanno provocato difficoltà e decine di chiamate ai vigili del fuoco, soprattutto nella zona di Napoli, ma senza determinare situazioni di particolare pericolo.

Nel capoluogo tante le strade invase dall’acqua piovana, in particolare nella zona flegrea, nella periferia occidentale e in quella orientale. Alcuni automobilisti hanno avuto difficoltà a uscire dalle proprie vetture, e molti hanno temuto che si verificassero situazioni di emergenza simili a quelle del Nord Italia. Le precipitazioni però si sono attenuate in fretta, e al momento su Napoli splende il sole.

Livello dell’Adda oltre i 2 metri, allerta rimane.

E’ ancora alto il livello dell’Adda, stabilmente oltre i due metri, e rimane quindi lo stato di allerta per il fiume nella zona attorno a Lodi. Il corso del fiume è costantemente presidiato da Polizia Locale, Protezione Civile e personale tecnico del Comune di Lodi, che monitorano l’evoluzione della piena, pronti a comunicare ai residenti ogni possibile variazione della situazione.

Evacuato in via precauzionale il ristorante La Cava, che si trova nelle immediate prossimità del fiume tra Lodi e Boffalora: dopo ripetuti interventi effettuati tra le 2 e le 4 con delle barriere protettive con sacchi di sabbia, l’acqua ha infatti iniziato ad arrivare nei locali al piano terra e la famiglia dei titolari, che risiede ai piani superiori dell’edificio, è stata invitata ad allontanarsi.

Venezia, acqua alta raggiunge 110 cm.

A Venezia l’acqua alta, sopra il medio mare, ha raggiunto i 110 centimetri d’altezza verso le 6 del mattino.    Lo rende noto il Centro maree del comune che indica come il fenomeno sia stato classificato come ‘marea molto sostenuta’ (codice arancio) e come abbia interessato il 12% del suolo del centro storico cittadino.

Mentre su Venezia c’è un timido sole dopo una notte di pioggia, le previsioni per l’acqua alta di domani danno il fenomeno in progressivo calo con una massima prevista in 90 centimetri intorno alle ore 7.0.

Cerro di Laveno, 4 ore e mezza per estrarre le vittime dalle macerie.

I soccorritori nel corso della notte hanno lavorato per quattro ore e mezza per estrarre dalle macerie i corpi delle due persone morte a causa di una frana che ha travolto la loro casa a Cerro di Laveno Mombello (Varese).

La ragazza di 16 anni è stata ritrovata per prima ed è stata trasportata dal personale del 118 al pronto soccorso dell’ospedale di Cittiglio, dove è deceduta nella notte. Più difficili le operazioni per recuperare l’anziano, trovato morto sotto le macerie.

Entrambi sono stati schiacciati da uno dei muri della casa, distrutta dalla colata di fango scesa da una collina, e hanno riportato ferite su tutto il corpo. La villetta dove abitava la famiglia è stata l’unica abitazione coinvolta dalla frana a Cerro, frazione di Laveno Mombello affacciata sul Lago Maggiore. Sono ancora in corso i rilievi dei carabinieri, intervenuti sul posto. Nell’Alto Varesotto nelle scorse ore si sono verificati altri smottamenti dovuti al maltempo che ha colpito la provincia.

Verbania, sgomberato ospedale di Omegna per esondazione lago d’Orta.

L’ospedale di Omegna sul lago d’Orta è stato sgmberato per il timore di allagamenti. Lo rende noto la Protezione civile regionale, precisando che la decisione è stata presa a livello precauzionale perché le acque del lago stanno salendo. In crescita, sempre in provincia di Verbania, anche le acque del lago Maggiore.

Monza, piena del fiume Lambro: staccata elettricità.

È passata l’ondata di piena del fiume Lambro, che tra l’una e le due di questa mattina ha rotto gli argini in diversi punti a Monza. Alla stazione di misurazione di Peregallo (Monza) il livello dell’acqua è arrivato sino ai 2.92 mt, un metro e venti oltre la soglia di guardia. L’esondazione ha reso necessaria la sospensione di erogazione di energia elettrica in vari quartieri.

Attivo dalla mezzanotte, il centro di accoglienza d’emergenza per gli sfollati, numerosi gli allagamenti in seminterrati, box e cantine, con continue richieste di intervento ai pompieri. Molto colpite Arcore, Biassono e Seregno e Meda, dove anche il Taro è esondato allagando il centro città. Dalle prime ore della mattina, la situazione sembra essere migliorata.

Genova, disagi per il forte maltempo al porto.

Il maltempo ha creato disagi anche al porto che comunque ha retto l’ondata della perturbazione caratterizzata dalla tromba d’aria che in mattinata ha colpito le banchine tra Prà e Voltri. Sul relitto di Concordia ha soffiato un vento a 65 nodi, senza causare problemi. Il terminal Sech ha sospeso le attività, come dal pomeriggio anche il Vte, brevi sospensioni e lavorazioni a rilento in altri terminal. Diverse navi sono rimaste a lungo in rada.

In mattinata due forti raffiche di vento hanno spinto la “Ankergracht” contro la banchina, causando gravi danni alla poppa della nave. Nel primo pomeriggio la “Chodziez” si è trovata in forte difficoltà per la spinta del torrente Polcevera. L’ormeggio, dopo una sosta nel canale aeroportuale, è riuscito con l’impegno di piloti, ormeggiatori e più rimorchiatori. Ritardi anche per il traffico passeggeri con la partenza della nave da crociera ‘Musica’ rinviata a stanotte per aspettare i crocieristi che avevano avuto problemi a raggiungere Genova. Domani controlli ai fondali e alla navigabilità per verificare quanto materiale le piene hanno portato in mare.

Milano sott’acqua, Seveso rientra ma stazione Garibaldi allagata nella notte.

Sta tornando alla normalità anche la circolazione delle linee delle metropolitana a Milano anche se ci sono ancora delle interruzioni dovute agli allagamenti provocati dal maltempo.

Sulla M5 i treni circolano su tutta la linea ma non fermano a Zara, dato che la stazione non è accessibile. Sulla M3 la circolazione è sospesa da Maciachini a Centrale, e in quel tratto il servizio è svolto da un bus sostitutivo. Sulla M2 c’è un treno navetta da Garibaldi a Centrale, e in quel tratto bisogna quindi cambiare convoglio.    Qualche deviazione anche per le linee di autobus come la 90/91, il 66 e il 45 e nelle zone interessate dalle esondazioni del Seveso e del Lambro.

CONTINUA A LEGGERE DOPO LA GALLERY SUL MALTEMPO A MILANO —>>>

(Foto Ansa)

 

Luciano Balestrero, continuano le ricerche.

Le ricerche di Luciano Balestrero, dato per morto dai vigili urbani di Mignanego ma che risulta ancora disperso, sono state vane. Il commesso comunale in pensione di 66 anni era uscito per spostare l’auto, parcheggiata vicino al fiume Riccò, ma è stato travolto dalle acque. La sua auto è stata ritrovata in un punto del fiume difficile da raggiungere per i soccorritori e risulta distrutta.

CONTINUA A LEGGERE DOPO LA GALLERY SU GENOVA —>>>

(Foto Ansa)

 

Cerro di Laveno (Varese), frana uccide nonno e nipote.

Le due vittime sono un uomo di 70 anni, morto sotto le macerie, e la nipote di 16 anni, estratta viva ma morta in ospedale a Cittiglio per le ferite riportate. Secondo le prime ricostruzioni, all’interno dell’edificio in via Reno 13 a Cerro di Laveno Mombello c’erano cinque persone: la ragazza di 16 anni, i genitori e altri due parenti, quando dalla collina sopra la casa a causa di uno smottamento è scesa una colata di fango che ha investito la villetta, provocando il crollo di un muro.

Tre persone sono riuscite a mettersi in salvo, mentre la ragazza e l’anziano sono stati travolti dalle macerie. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco che hanno fatto evacuare una vicina palazzina minacciata dallo smottamento.