Maltempo primavera 2013, 437 mm di pioggia: non accadeva da due secoli

Pubblicato il 17 Maggio 2013 - 10:00 OLTRE 6 MESI FA
Maltempo primavera 2013, 437 mm di pioggia: non accadeva da due secoli

Maltempo primavera 2013, 437 mm di pioggia: non accadeva da due secoli

TORINO – Solo nella primavera del 2013 sono caduti 437 millimetri di pioggia, un valore doppio rispetto alle normali precipitazioni di questo periodo. La pioggia non vuole cedere il passo al sole e alla bella stagione e nuove perturbazioni promettono portare altra acqua. Una condizione meteorologica, quella che interessa oggi l’Italia, che non si presentava dal 1803. 

Luca Mercalli su La Stampa riporta i dati delle precipitazioni del 2013:

“I dati confermano: dall’inizio del 2013 l’osservatorio dell’Università di Parma ha misurato oltre 650 mm di precipitazione, l’80 per cento di quanto si dovrebbe raccogliere nell’intero anno, e già ora la primavera parmigiana, a due settimane dalla fine del trimestre marzo-maggio e con nuove piogge in vista, risulta la più piovosa da due secoli con 437 mm caduti, il doppio del normale”.

Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Piemonte. Le regioni italiane vedono precipitazioni straordinarie che da oltre due secoli non erano così abbondanti:

“Considerando la stagione primaverile, dall’inizio di marzo a ieri, Torino ha già contato 29 giorni con pioggia o neve, in luogo dei 24 previsti dalla climatologia locale, per un totale di 425 mm contro una media di 270, valore destinato a crescere ancora nei prossimi giorni diventando probabilmente il più elevato dal 1946”.

Ma l’allarme pioggia e alluvioni non è ancora passato e le precipitazioni già da record rischiano di aumentare:

“Ora altre perturbazioni sono all’orizzonte: la prossima riporterà piogge abbondanti domani al Nord-Ovest e nuovi temporali sparsi anche domenica. Le frequenti pause tra un fronte piovoso e l’altro, e la caduta di neve oltre i 2000 metri sulle Alpi, eviteranno situazioni alluvionali importanti al Nord-Ovest, ma l’insistenza degli acquazzoni ha ormai saturato d’acqua i suoli attivando le condizioni per locali frane, dissesti e allagamenti, soprattutto in Veneto. Al momento, infatti, l’alta pressione apportatrice del sereno non intende farsi viva sui cieli settentrionali, mentre il sole splenderà sulle regioni del Centro-Sud insieme al soffio caldo dello scirocco”.