Maltempo in Trentino: frane e esondazioni, 44 persone sgomberate

Pubblicato il 15 Agosto 2010 - 11:14 OLTRE 6 MESI FA

Esondazioni e smottamenti si sono verificati nella notte tra il 14 e il 15 agosto in Trentino, a causa delle forti piogge che proseguivano da tre giorni , mentre stamattina il cielo è tornato sereno. Le previsioni, però, dicono che già da stasera torneranno le piogge: l’allerta, quindi, rimane.

Poco prima delle sei, dalla montagna Costalta si sono staccati circa due mila metri cubi di terreno che hanno invaso una ventina di abitazioni in località Campolongo, nel comune di Baselga di Pinè. Per sicurezza, le abitazioni sono state evacuate e una persona cardiopatica è stata trasportata in elisoccorso all’ospedale S.Chiara di Trento, secondo quanto informano i Carabinieri. Al momento non risultano feriti.

Le persone sgomberate dalle proprie abitazioni per la frana della notte a Baselga di Pinè sono 44.  Lo ha comunicato il sindaco, Ugo Grisenti, in una conferenza stampa tenuta sul posto, in cui ha puntualizzato che risultano danni materiali, ma non a persone. Ha spiegato che le case interessate sono 15 e che tutti gli evacuati sono stati accolti subito in tre alberghi della zona, che si trova poco distante da Trento, dove dalla’inizio della Valsugana si sale tra la Val di Cembra e la Valle dei Mocheni.

Nelle strutture turistiche stamattina restano in dieci, mentre gli altri sono a casa di parenti, secondo quanto ha riferito poi il responsabile della Protezione civile della Provincia autonoma di Trento, Raffaelel De Col, puntualizzando che al momento e’ certo che non potranno rientrare nelle abitazioni almeno per la notte in arrivo. Le previsioni meteorologiche per la serata, come ha evidenziato, sono tra l’altro di ”nuove piogge, anche se non della stessa portata”.

L’allerta per le abbondanti piogge, secondo quanto spiegato da De Col, era scattata venerdi’ pomeriggio, poi al momento della frana erano gia’ presenti dei corpi di vigili del fuoco locali, di Baselga e Pergine, chiamati prima delle 3 per le esondazioni dei torrenti. Ad attivarsi poi sono stati i vigili del fuoco anche da Trento, con mezzi e cani da catastrofe, vari corpi di volontari, inoltre anche gli artigiani del porfido della zona hanno messo a disposizione ruspe e altri mezzi.

Nella stessa località, già verso le tre del 14 agosto il Rio Campolongo era rimasto ostruito ed era tracimato, a causa del deposito di terra e fango scesi per le piogge. Aveva allagato quattro abitazioni e completamente sommerso un piccolo ponte di collegamento tra le due rive.

La Protezione civile, con i Vigili del fuoco, erano intervenuti per evacuare in via precauzionale le case e mettere sacchi di sabbia sugli argini. Un campeggio della zona a Campo Maglio era rimasto isolato, con una trentina di persone all’interno. Per lo straripamento del fiume Sarca, invece, sono stati evacuati gia’ ieri sera alle 23 due campeggi a Pinzolo, vicino a Madonna di Campiglio, cosi’ come nella notte, intorno alle 4,30, altri due campeggi sono stati evacuati dalle rive del Sarca, ad Arco, dove il fiume è straripato in piu’ punti. Nella zona è stata chiusa una strada comunale, mentre in Valsugana, poco prima delle 2,30 è stata interrotta la Statale all’altezza di Tenna, per le abbondanti piogge.

Interventi, nella mattinata di Ferragosto, anche per una decina di altri smottamenti di minore entità, di sassi o fango, che hanno interessato anche alcune strade della provincia. Una serie di torrenti e il Sarca risultano ingrossati, ma con portata in diminuzione; ingrossato anche il fiume Adige, senza però problemi per gli argini.

Le piogge hanno causato qualche danno anche in Alto Adige, con una serie di piccole frane, alcune delle quali hanno interrotto delle strade. In particolare è chiusa dalle prime ore del mattino la strada statale che va al passo Resia, tra Curon Venosta e San Valentino, così come la provinciale della Val Martello, da Ganda.