Maltempo, a Venezia riaprono le scuole. Finale Emilia: falla nel canale Diversivo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Novembre 2019 - 08:29 OLTRE 6 MESI FA
La piena dell'Arno

La piena dell’Arno a Firenze (foto Ansa)

ROMA – La marea lentamente sta salendo a Venezia e raggiungerà il suo livello massimo alle 13:20 con 110-115 centimetri, con l’allagamento di piazza San Marco e del 12% di calli e sestieri.

Si tratta di acqua alta impegnativa ma non devastante, alla quale i veneziani sono più abituati, anche se tanti picchi consecutivi non li vedevano da anni. Da oggi, quindi, si cerca di tornare alla normalità: a Venezia e nelle isole, infatti, riapriranno le scuole. Solo in “due scuole dell’infanzia si farà lezione in sedi alternative” specifica il sito del Comune. 

Capitolo Arno.

Apprensione ma anche ottimismo, a Pisa, dove l’Arno continua a transitare in piena dalla città nel suo percorso verso il mare e dove l’allerta di colore rosso per rischio idrogeologico è fissata fino alle 23.59 di questa sera. L’altezza idrometrica dell’Arno, in questo momento (4,69 metri), è sempre superiore al secondo livello di allerta tanto che il fiume in città è ancora molto gonfio, ma in calo dopo molte ore di piena che nella notte ha toccato i 4,80 metri.

“Nelle ultime tre ore i livelli del reticolo idraulico sono scesi sotto il primo livello di guardia, sull’asta dell’Arno rimane sopra il primo livello di guardia solo l’idrometro di Fucecchio valle che dovrebbe rientrare in tarda mattinata”. E’ questa la situazione del livello del fiume Arno comunicata dalla Sala unificata della Protezione civile, la quale ha sottolineato che nelle prossime ore è prevista un’ulteriore attenuazione dei fenomeni con possibili rovesci isolati e cumulati poco significativi. Rimane attivo il monitoraggio dei corsi d’acqua da parte della Sala di piena del Genio civile e il monitoraggio del territorio da parte della Sala di Protezione civile Metropolitana.

Per quanto riguarda la viabilità, le criticità più importanti sono state risolte e non ci sono strade chiuse al traffico. “Vista la situazione di criticità diffusa, si consiglia – sottolinea la Protezione civile della città – di mettersi alla guida solo in caso di effettiva necessità e comunque di prestare la massima attenzione negli attraversamenti dei corsi d’acqua e nel transito delle zone depresse (sottopassi stradali, zone di bonifica). Evitare di attraversare le aree allagate anche se apparentemente con poca acqua. Si invitano i cittadini a seguire le indicazioni dell’autorità di protezione civile locale (Comune) e tenersi aggiornati tramite i canali informativi istituzionali”.

Stato di emergenza regionale in Toscana.

Dichiarato lo stato di emergenza regionale. È quanto ha fatto la Giunta regionale, su proposta del presidente Enrico Rossi, in apertura della seduta di questa mattina. La dichiarazione consentirà anche di chiedere al Governo un’analoga dichiarazione di emergenza nazionale, consentendo così di attivare finanziamenti e di velocizzare le procedure a favore sia dei soggetti pubblici che privati.

Il treno deragliato in Val Pusteria.

Il treno dalla val Pusteria è deragliato questa mattina, a causa di una frana, nei pressi di Rio Pusteria. Non si segnalano feriti. Il treno era partito da Fortezza e diretto a Brunico. 

La statale della Val Pusteria è stata riaperta intorno alle 10.30. Nei pressi di San Lorenzo, dove la scorsa notte la strada era stata interrotta per il cedimento di un pendio sottostante, è stato istituito un senso unico alternato. Lo comunica il sindaco Martin Ausserdorfer che su Facebook mette però in guardia che le code di macchine sono molte lunghe in entrambe le direzioni e ci vorrà molto tempo per smaltirle.

La situazione in Alto Adige.

Numerose strade principali sono chiuse in Alto Adige per motivi di sicurezza, quasi la totalità delle strade secondarie di montagna sono bloccate. Sono ferme sia la ferrovia della Val Venosta che quella della Val Pusteria. La statale della Val Venosta non è transitabile dopo una caduta massi sia tra Castelbello e Laces che tra Laces e Coldrano. La statale della Pusteria è chiusa tra San Sigismondo e San Lorenzo e quella dell’Alemagna tra Dobbiaco e Cimabanche. Risultano bloccate anche la Val Badia dopo una frana a Mantana, la Val Gardena a Plan e la Val d’Ega tra Nova Levante e passo Costalunga. Restano chiuse inoltre la Val Martello, la val Senales e praticamente tutti gli accessi ai passi.

La situazione in Friuli Venezia Giulia.

Allagamenti, frane e smottamenti si sono registrati nella notte in Friuli Venezia Giulia a causa dell’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla regione nelle ultime ore. Complessivamente sulle Prealpi Carniche e in Carnia sono caduti fino a circa 250 mm di pioggia. Oltre 100 i volontari della Protezione civile operativi nel corso della notte; una quarantina le chiamate al Nue112 legate al maltempo. Alcune strade sono state chiuse al traffico, per frane o alberi sulla carreggiata. Ad allagarsi, tra le altre, sono state alcune aree dei comuni di Tolmezzo, Gemona, Pradamano, Villa Santina, Visco, Fiume Veneto, Arta Terme, Varmo, Cervignano, Artegna, San Vito di Fagagna, Socchieve, Porcia. Frane e smottamenti invece a Comeglians, Tarcento, Socchieve, Remanzacco. Prosegue – informa la Protezione civile del Fvg – il servizio di piena su Tagliamento e Meduna. Il picco di piena del Tagliamento sta transitando a Latisana dalle 5.

La situazione in Emilia Romagna.

A Finale Emilia, in provincia di Modena, una parte dell’argine del canale Diversivo si è rotta e le campagne della zona si stanno allagando. Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Carabinieri, insieme ai tecnici di Aipo. E’ uno degli effetti del maltempo che continuano a provocare disagi anche sull’Appennino Modenese. A Verica di Pavullo uno smottamento con cedimento del muro di contenimento ha reso necessaria l’evacuazione di alcune famiglie residenti in zona, all’interno di due edifici, a scopo precauzionale. A Modena, nonostante il passaggio del colmo di piena, rimangono chiusi in via precauzionale Ponte Alto sul fiume Secchia e ponte dell’Uccellino, sempre sul Secchia, tra Modena e Soliera. Chiuso anche il vecchio ponte di Navicello sul Panaro, così come il ponte di via Curtatona sul torrente Tiepido. Il livello dei fiumi, pur in calo, non ha ancora raggiunto la quota di sicurezza.

Nel dettaglio, viene spiegato dall’Amministrazione comunale di Finale Emilia sul proprio sito e sulla propria pagina Facebook, verso le 8.45 si è creata una falla di circa 10 metri sulla parte sinistra del canale Diversivo in area Canaletto zona Zuccherificio. In via precauzionale, viene aggiunto, è stata via Ceresa e sono in corso ulteriori valutazioni. Il deflusso della acque pare sia indirizzato verso zona valliva Nord-Nord Est.

Fonte: Ansa, Agi.