Mamma ex-tossica: “Droga fino al parto: mio figlio nato in astinenza. Lui mi ha salvato”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Novembre 2019 - 14:52 OLTRE 6 MESI FA
Mamma ex-tossica: "Droga fino al parto: mio figlio nato in astinenza. Lui mi ha salvato"

Alcune strisce di cocaina (foto ANSA)

ROMA – Mamma ex tossica racconta il calvario della droga e la nuova speranza in quel figlio nato in astinenza: “Mi ha salvato, è solo per lui che non mi drogo più”. Il racconto arriva dopo la notizia di quattro neonati, venuti al mondo al Policlinico Casilino di Roma, già positivi alla cocaina. 

La storia della mamma viene raccontata da Repubblica. “Mio figlio mi ha dato la forza di uscire dalla tossicodipendenza. Ma il senso di colpa di averlo fatto nascere quando ancora mi drogavo, non mi abbandonerà mai. Era minuscolo e in crisi di astinenza. Con lui sono entrata in comunità e per tre anni ho lottato: volevo guarire, non volevo perderlo. Adesso viviamo da soli, si chiama percorso di “reinserimento”. Ogni giorno è una sfida, ma noi siamo qui, forti e testardi” ha raccontato la donna al quotidiano.

La donna, prima della nascita del figlio, aveva alle spalle venti anni di droga. Non si era fermata neanche quando rimase incinta: cocaina, eroina, hashish, pasticche: “Ricordo di aver fumato cocaina fino a poche ore prima del parto. E mio figlio è nato in macchina, mentre suo padre mi portava di corsa all’ ospedale. Sano, per fortuna, anche se in astinenza, purtroppo”. La donna aggiunge che il suo compagno voleva che lei abortisse: “Dopo il parto ci ha abbandonati. Ma forse sentivo che mio figlio sarebbe stato la mia salvezza”.

Grazie a quel bimbo oggi c’è una speranza per lei e per la stessa piccola vita del figlio. Iniziò così il reinserimento in una comunità di recupero: “Stavo male, mi mancava la droga, ma soltanto vedere la sua culla nella nursery mi dava speranza. Ho odiato i servizi sociali in quel momento, ma oggi li ringrazio. Mi hanno fatto entrare in comunità, a “Casa mimosa”, dove ci sono tante ragazze come me con i loro figli. Lì è iniziata la mia rinascita”. 

Fonte: LA REPUBBLICA