“Mamma stira, papà gioca a pallone”: accuse di sessismo al libro per bimbi I verbi canterini

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Dicembre 2017 - 17:15 OLTRE 6 MESI FA
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“Mamma stira, papà gioca a pallone”: accuse di sessismo al libro per bimbi I verbi canterini

MILANO – “La mamma stira e il papà gioca a pallone”: fa discutere il libro per bambini I verbi canterini edito da MelaMusic. Nel testo c’è il brano La vacanza dei verbi, che recita: “La mamma lava, stira, cucina mentre canticchia una canzoncina. Il babbo invece gioca a pallone, fuma la pipa il nonno Gastone”. Si tratta di un libro scritto dieci anni fa, ma in questi giorni è esplosa la polemica per quelle parole ritenute non propriamente favorevoli alla parità di genere.

Come spiega Alex Corlazzoli sul Fatto Quotidiano, 

L’idea di passare ai bambini il concetto della donna che si occupa delle faccende di casa mentre l’uomo gioca a calcio e il nonno fuma ha sollevato qualche polemica in rete. Accuse che l’editore, Giuliano Crivellente, autore del libro in questione con un’insegnante, respinge al mittente: “Stiamo parlando di prodotti che vanno nelle scuole dove dovrebbero esserci degli insegnanti che mediano per i bambini. I nostri autori sono docenti professionisti. Questo libro ha dieci anni, ha fatto centinaia di copie e non ho mai avuto problemi. Chi ha scritto il testo è una maestra che insegna italiano e non mi sembra che abbia detto qualcosa che esce dall’ordinario”.

Parole che non sono andate giù a molti. Come ad Elena Centemero, deputata di Forza Italia e presidente della Commissione Equality and Non Discrimination del Consiglio d’Europa:

“Il libro è stato scritto dieci anni fa, quando non c’era una sensibilità nei confronti degli stereotipi di genere com’è evidente in questo brano. Ovviamente l’autrice dovrebbe aggiornare il libro. In ogni caso l’insegnante ha la libertà di non adottare o usare un libro. Purtroppo non è l’unico caso. Pensi ai libri di letteratura italiana: sono riportate pochissime autrici donna. Le figure femminili anche nei testi di storia non sono mai citate. Va sollecitata l’Aie, la società italiana degli editori affinché tutti i libri tengano in considerazione il superamento degli stereotipi”.

Intanto, in attesa che effettivamente si provveda ad un aggiornamento ai tempi che corrono, la polemica rimbalza sul web.