Mamme precarie diritti fantasma: assegno disoccupazione e Fondo Nuovi Nati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Agosto 2014 - 13:34 OLTRE 6 MESI FA
Mamme precarie diritti fantasma: assegno disoccupazione e Fondo Nuovi Nati

Foto d’archivio

ROMA – Belinda Malfetti racconta di sé, racconta del suo essere giornalista freelance (non male come cronista a leggere il racconto), racconta in una lettera aperta al ministro Marianna Madia, racconta dalla prima pagina de La Repubblica che pubblica la lettera, soprattutto racconta dei diritti fantasma delle mamme precarie o disoccupate. Ci sarebbero quei diritti, non solo in astratto ma anche nelle leggi. Peccato che sia di fatto impossibile ottenerli davvero. Due esempi nel racconto: l’assegno di disoccupazione che c’è, ci sarebbe, ma il Comune che deve pagarlo lo fa, se va bene, otto mesi dopo la domanda. E ci sarebbero i cinquemila euro del Fondo Nuovi nati. Che però nessuna banca eroga davvero, nessuna banca di quelle “convenzionate” con lo Stato, che con lo Stato hanno fatto un patto per erogare il servizio finanziario di pagare quei soldi a chi ne ha diritto.

Diritti fantasma delle mamme precarie e disoccupate, ma in questi due casi concreti non è colpa dei “politici”: le leggi ci sono e i soldi pure. E’ colpa della burocrazia del Caf, di quella del Comune, di quella delle banche. Burocrazia, indolenza, menefreghismo di impiegati, funzionari, direttori: mala società da e di società civile. Leggere il racconto per credere.

“Su Internet scopro di aver diritto all’assegno per il terzo figlio, chiamo il Comune di Roma…per ottenerlo devo rivolgermi a un Caf per la pratica, il Caf approvato dal Comune…Devo fare l’iscrizione…fila, Isee da 7.000 euro, compilo modulo…Impiegata mi dice: lei ha diritto all’assegno, Comune paga a gennaio e giugno, quindi le arriverà nel 2015. Dico: ma è aprile, perché non rata a giugno? Risposta: signora, mica possiamo fare i miracoli! “.

“Sul web scopro l’esistenza del Fondo Nuovi nati. Tutti i neogenitori hanno diritto a un prestito fino a 5.000 euro a tasso agevolato. Basta portare a una delle banche aderenti indicate dal sito governativo le dichiarazioni dei redditi e lo stato di famiglia…cerco la banca…il direttore di filiale cade dalle nuvole e poi fa sto andando in ferie, ne riparliamo tra due settimane…Quindici giorni dopo: signora, il sistema non prende la pratica e comunque noi non aderiamo più, provi altra banca…Altre due banche, stesso esito. Chiamo l’Inps, l’operatore dice: il Fondo Nuovi nato è operativo anche nel 2014, cerchi la legge su Internet, la porti in banca, vedrà che i soldi glieli danno…”.

“Mi arrendo, lascio il piccolo alle nonne e mi metto a fare le pulizie a nero a dieci euro l’ora”. L’ultima frase di Belinda Malfetti è elegante chiusura giornalistica, sa di fantasia. Tutto il resto è pura, purissima cronaca.