Manduria, medico muore in servizio in ospedale: stroncato da un infarto in bagno

I tentativi per rianimare il medico sono stati inutili, e i tra i colleghi emerge forte l'ipotesi del "troppo stress", dal momento che sono sottoposti tutti a turni massacranti pur di coprire le carenze di organico.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Luglio 2022 - 17:45 OLTRE 6 MESI FA
Manduria medico

Manduria, medico muore in servizio in ospedale: stroncato da un infarto in bagno (foto ANSA)

Tragedia all’ospedale Giannuzzi di Manduria (Taranto), dove un un medico di 59 anni è stato trovato morto nel bagno dell’ospedale mentre era in servizio, stroncato da un arresto cardiaco. Era in turno da 24 ore. Indaga la Procura.

I tentativi per rianimare il medico sono stati inutili, e i tra i colleghi emerge forte l’ipotesi del “troppo stress”, dal momento che sono sottoposti tutti a turni massacranti pur di coprire le carenze di organico.

Medico muore in servizio al “Giannuzzi” di Manduria

Il dramma questa mattina nel reparto di Medicina dell’ospedale Marianna Giannuzzi di Manduria dove Giovanni Buccoliero è morto stroncato da un arresto cardiaco. Il professionista ha avuto un malore e si è accasciato senza più riprendersi. Inutili tutti i tentativi per rianimarlo del personale sanitario presente. Sono intervenuti anche i rianimatori ma anche loro si son dovuti arrendere. Il medico non aveva ancora compiuto 60 anni.

La rabbia dei colleghi

Dolore e rabbia dei colleghi che attribuiscono la drammatica fine all’eccessivo stress lavorativo cui tutto il personale è sottoposto per coprire le croniche carenze d’organico. “La sanità tarantina è al collasso e la tragica scomparsa di un medico, colpito da infarto mentre era addirittura in servizio nell’ Ospedale al Giannuzzi di Manduria, conferisce ancora più assurda e insensata violenza ad uno scenario da conflitto bellico”. E’ quanto dichiara il segretario della Cgil di Taranto, Paolo Peluso, riportando la notizia della scomparsa questa notte del dottor Buccoliero.

“I medici al fronte nei difficili anni della pandemia, oggi allo stremo delle loro forze, pagano ancora con la vita, e con la compressione dei loro diritti una politica scellerata di tagli e precariato in sanità – continua Peluso – e un cittadino, un medico, stressato, stanco, e impossibilitato a riposare, andare in ferie, chiedere un congedo parentale, costretto a turni massacranti, fa male a se stesso, come è accaduto questa notte a Manduria, e potenzialmente rischia di far male ad altri”.