Mano morta è reato. La sentenza della Corte di Cassazione conferma

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Ottobre 2019 - 13:09 OLTRE 6 MESI FA
mano morta è violenza sessuale

Mano morta (frame da youtube)

ROMA – Avviso agli sporcaccioni impenitenti, quelli che in autobus non resistono dall’estrarre una mano morta magari approfittando della ressa per appoggiarlo su un fondoschiena femminile distratto. Quel gesto è un reato. Lo conferma una sentenza della Corte di Cassazione (sez. III Penale, sentenza n. 38606/2019). La mano morta costituisce “violenza sessuale“.

E se anche non si riesce ad appoggiare bene la mano, aggiungiamo, si rischia il reato di “violenza sessuale tentata”. Le sentenza giunge alla fine di un iter giudiziario partito dalla denuncia di una signora che, subito il palpeggiamento, ha reagito con vigore. “Gliene ho dette di tutti i colori”, è rimasto agli atti.

Comportamento grave ed accertato, dunque. “Il toccamento di quella specifica zona erogena è stato improvviso ed inaspettato, invasivo dell’intimità della donna e animato da chiari impulsi sessuali”, scrivono i giudici che hanno accertato la consumazione del reato. Perché “vi fu lascivo contatto con la zona erogena del fondoschiena della donna”.

Tanto basta per la legge: “E’ sufficiente che il colpevole raggiunga le parti intime della persona offesa (zone genitali o comunque erogene), essendo indifferente che il contatto corporeo sia di breve durata o che la vittima sia riuscita a sottrarsi all’azione dell’aggressore o che quest’ultimo consegua la soddisfazione erotica”. (fonte www.dirittoegiustizia.it)