La parabola di Manuela Arcuri, dallo sceicco al no a Berlusconi

Pubblicato il 19 Settembre 2011 - 08:00 OLTRE 6 MESI FA

Manuela Arcuri (foto LaPresse)

ROMA – Di anni ne sono passati undici da quando, da Latina con furore, balzò sulle cronache rosa una bella bruna fidanzata di uno sceicco: lei Manuela Arcuri, lui Mohammed al Habtoor.

Era l’estate del 1999 e così, per via del suo multi-miliardario, la Arcuri divenne famosa. Da allora la stangona laziale è un’ habitué dei pettegolezzi per i suoi amori, veri, presunti, attribuiti o inventati. Ci sono anche quelli reali (ma lampo) raccontati da lei stessa, come quello con il ricco afghano Wazee Panah.

Nella collezione spuntano i nomi di Francesco Coco, Enrique Rojo, Valerio Morabito, Eddie Irvin.. Smentite invece le liaison con Stefano Ricucci (ex Anna Falchi), Mario Cipollini, Francesco Totti.

Ma, come si dice, il primo amore non si scorda mai (nemmeno per il gossip). Abbiamo ritrovata una dichiarazione del 1999 della Arcuri che parlava del suo sceicco e negava eventuali interessi economici dietro quell’amore.

“La nostra è una vera storia d’amore, non sto con lui per per interesse economico come qualcuno ha insinuato”. In tv, a Michele Cucuzza (nel corso di ”Fragole e mambo” su Raidue),raccontava: ”Sono innamorata di lui. Nell’intimita’ lo chiamo cucciolo. Lui da buon arabo è molto geloso”. Diceva di non temere il confronto con donne del calibro di Naomi Campbell o Valeria Marini, fiamme del riccone arabo: ”Sono storie finite e poi io per Mohamed sono un’altra cosa”.

E lui le aveva persino regalato un anello: ”Non lo metto spesso però èimportante per me perché è l’anello di fidanzamento”.

Oggi di Manuela Arcuri si ritorna a parlare per il suo “no” a Silvio Berlusconi e alle serate di Arcore, dopocena incluso, in cambio di Sanremo: prima come eroina di “resistenza” al premier e poi come una che forse avrebbe voluto in cambio di più.