Maradona, l’Agenzia delle entrate smentisce l’avvocato: “Deve ancora pagarci”

Pubblicato il 1 Febbraio 2013 - 14:39| Aggiornato il 19 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Nessun gol da Maradona al fisco italiano. L’Agenzia delle entrate ha smentito l’annuncio del suo avvocato, che aveva detto: “Maradona ha definitivamente vinto la sua battaglia con il fisco italiano, e ora può tornare in Italia da uomo libero”.

La battaglia sui 40 milioni di euro non dichiarati è ancora in pieno svolgimento. “La Commissione tributaria centrale non ha annullato, né dichiarato estinto, né modificato il debito che il signor Diego Armando Maradona ha con l’erario italiano, ha fatto sapere l’Agenzia delle entrate in una nota. Al contrario, la Commissione ha rigettato la richiesta di intervento adesivo dipendente avanzata dal calciatore Maradona nel giudizio in questione, rispetto al quale lo stesso Maradona era estraneo”. Per essere ancora più chiari: “Il debito del signor Maradona è confermato da innumerevoli sentenze della giustizia tributaria”.

Secondo l’avvocato di Maradona, invece, la Commissione tributaria aveva annullato la validità degli accertamenti fiscali fatti alla fine degli anni ’80 a carico della squadra del Napoli, in cui allora giocava il calciatore argentino.

“Maradona è finalmente libero dall’incubo del fisco e dalle strumentalizzazioni a suo carico e ha dato mandato di agire in giudizio nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agente di riscossione per chiedere il risarcimento dei danni personali, all’immagine, patrimoniale e da perdita di chance subiti in questi anni di persecuzione con cartelle pazze: risarcimento per una somma quanto meno equivalente alla stessa pretesa ingiustamente addebitatagli, e cioè 40 milioni di euro“, aveva esultato l’avvocato del calciatore. Forse troppo presto.