Marano, accoltella e uccide il fratello al culmine di una lite per l’eredità

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Maggio 2019 - 18:21 OLTRE 6 MESI FA
Marano, Castrese Capuozzo accoltella e uccide il fratello Antonio

Marano, accoltella e uccide il fratello al culmine di una lite per l’eredità

NAPOLI – Una violenta lite per l’eredità tra due fratelli è culminata in un omicidio. Castrese Capuozzo, 49 anni, nella notte tra il 26 e 27 maggio ha accoltellato e ucciso il fratello Antonio, 45 anni, a Marano, in provincia di Napoli.

Secondo una prima ricostruzione, i due fratelli stavano litigando per i soldi della madre quando Castrese, autista di bus turistici e già noto alle forze dell’ordine, ha accoltellato almeno 5 volte il fratello Antonio, che lavorava come meccanico. 

La tragedia familiare si è consumata in via Sconditi, a pochi passi dal centro della città a nord di Napoli. La lite, iniziata nell’appartamento, è proseguita all’esterno dove i militari hanno trovato nel cortile dell’abitazione.

L’uomo, peraltro, è rimasto ferito al capo verosimilmente a causa di un colpo sferrato dal fratello con un bastone di ferro, forse in un tentativo di reazione in una colluttazione disperata nella quale però il meccanico ha avuto la peggio. Le grida hanno richiamato i vicini che sono arrivati ma non hanno potuto fare nulla per scongiurare la tragedia. Per fortuna, i due figli piccoli della vittima dormivano in un’altra stanza e non si sono accorti di quanto stava accadendo. 

A chiamare i carabinieri e il 118 è stata la moglie della vittima, ma all’arrivo dei sanitari non c’è stato altro da fare che dichiarare il decesso della vittima. L’aggressore è stato trasportato all’ospedale di Pozzuoli dove è stata medicata la ferita lacero contusa alla testa e dimesso con una prognosi di 8 giorni. I militari hanno ritrovato l’arma del delitto, un coltello a serramanico con lama di circa 10 centimetri, sottoponendola a sequestro. L’arrestato è stato condotto in carcere e la salma trasportata al Secondo Policlinico di Napoli per l’esame autoptico.

Le indagini proseguono per delineare con esattezza il movente dell’omicidio, verosimilmente, come emerso dai primi ascolti dei testimoni e dalla ricostruzione delle ultime giornate trascorse dai due fratelli, per un dissidio di natura economica, e la dinamica precisa dei fatti. Secondo quanto hanno riferito alcuni vicini, i diverbi andavano avanti da un po’ di tempo e sempre per motivi di natura economica. I magistrati della Procura di Napoli Nord ascolteranno ora Castrese Capuozzo con l’obiettivo di ottenere maggiori dettagli su quanto accaduto.