Marco Carta, lʼaddetto alla sicurezza: “Si è chiuso in bagno e ha staccato le placche antifurto”. E quel cacciavite…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Giugno 2019 - 15:20 OLTRE 6 MESI FA
marco carta ansa

Marco Carta, lʼaddetto alla sicurezza: “Si è chiuso in bagno e ha staccato le placche antifurto”. E quel cacciavite…

ROMA – “Mi sono accorto di una coppia, un ragazzo e una donna, che si guardavano spesso attorno, come se controllassero di non essere osservati dal personale, un comportamento che mi ha insospettito, diciamo anomalo. Allora ho deciso di seguirli”. Così l’addetto alla sicurezza della Rinascente di Milano racconta a Repubblica tutte le mosse di Marco Carta e Fabiana Muscas prima di essere fermati con il bottino.

La coppia viene vista “prendere delle magliette dagli espositori e salire con la scala mobile fino al terzo piano”. Entrambi vanno nei camerini e ci restano svariati minuti. La donna però non entra. Viene inquadrata mentre passa le magliette a Carta che si trova all’interno dello spogliatoio. Poco dopo lei gli passa anche la propria borsa. Il cantante esce dal camerino e a quel punto, nota l’addetto alla security, “in mano non avevano più le magliette prelevate poco prima”. La sorveglianza continua a pedinarli. I due infatti riprendono le scale mobili, salgono al quarto piano, stavolta vanno nei bagni per la clientela: “Vedevo il ragazzo entrare e uscire immediatamente”. 

La ricostruzione dell’ accaduto è stata messa a verbale dal testimone. Quando però scendono al piano terra intenti ad uscire, qualcosa va storto. All’uscita infatti suonano le barriere anti-ladro e scatta l’ allarme. A quel punto il personale li blocca e i due vengono invitati a rientrare per il controllo dove vengono trovate nelle borsa di lei le magliette. Nella borsa c’è anche un cacciavite “presumibilmente” utilizzato per rimuovere l’ antitaccheggio dai capi. Il personale va a fare un controllo nel bagno del quarto piano e per terra ci sono le placche antitaccheggio. Le magliette però erano dotate di un altro antifurto, sotto forma di piccoli adesivi. “Un’ azione preordinata”, sostiene il testimone, “lui ha nascosto gli abiti nella borsa di lei, poi si è chiuso alla toilette e lì ha staccato le placche antifurto”. (fonte REPUBBLICA)