Marco Casonato arrestato per omicidio, il collega in Bicocca: “Uomo riservato e gentile”

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Novembre 2017 - 09:50 OLTRE 6 MESI FA
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Marco Casonato arrestato per omicidio, il collega in Bicocca: “Uomo riservato e gentile” (Nella foto, Villa Massoni)

MASSA (MASSA CARRARA) – Un uomo riservato, gentile, che non parlava mai di sé ma solo delle sue ricerche: così i colleghi descrivono Marco Casonato, ricercatore stimato presso il dipartimento di psicologia dell’Università di Milano Bicocca, da venerdì 3 novembre in carcere con l’accusa di aver ucciso il fratello Piero per questioni di eredità.

Casonato, hanno raccontato i colleghi al Giorno, indagava spesso su abusi di famiglia e sindromi di alienazione parentale. Per i suoi studi aveva girato il mondo, tra convegni e collaborazioni. Continuava a fare la spola tra Milano e la Toscana, dove, in provincia di Massa Carrara, si trovava la villa del Seicento per la quale negli ultimi tempi aveva tanto litigato con il fratello.

I suoi colleghi della Bicocca, dove Casonato lavorava dal 2000, non si danno pace.

“Conosco il dottor Casonato sin dai tempi dell’università, sono rimasto turbato e, umanamente, dispiaciuto – ha detto al Giorno Alessandro Pedrazzi, psicologo e psicoterapeuta di Milano –. L’ho conosciuto prima come studente, poi come collaboratore, ha curato anche la prefazione del mio ultimo libro”.

Con Pedrazzi c’era stima professionale, ma mai una confidenza: i due si sono sempre dati del ‘lei’.

“In tutti questi anni è sempre stato molto riservato: non parlava molto, le uniche chiacchierate vertevano su argomenti psicologici. Sapevo che era di Massa ma non sapevo avesse un fratello, né tantomeno della tenuta. Ci siamo sempre frequentati a fasi alterne, per lavoro, per confrontarci su articoli psicologici. Ultimamente ci eravamo un po’ persi di vista, tanto che pensavo che ormai vivesse stabilmente all’estero. Con me è sempre stato molto gentile. Non possiamo sapere cosa sia successo, non me ne capacito ancora. Se venisse confermato tutto sarebbe difficile trovare una giustificazione. Mi spiacerebbe però, e parlo come psicologo, che venisse preso a modello negativo. Ha sbagliato ma immagino il vuoto mostruoso attorno a lui. Mi spiace tantissimo”.