Mari e spiagge italiane/ Le proteste dei turisti: non sono così puliti come indicano le bandiere blu. Inoltre la maggior parte di stabilimenti ed alberghi non sono attrezzati per i disabili

Pubblicato il 21 Agosto 2009 - 12:07 OLTRE 6 MESI FA

Ogni anno una giuria di esperti, sulla base di numerosi requisiti come la balneabilità del mare, assegna le bandiere blu, per indicare le spiagge più attrezzate e con il mare più pulito d’Italia. La gente leggendo i risultati della “selezione” ci va in vacanza, ma ne rimane soddisfatta?

Sembrerebbe proprio di no, acque torbide, scarichi fognari, schiume, liquami, macchie maleodoranti, sono i temi raccolti nelle lamentele dei turisti. Un esempio è il mare di Capri, tra i primi posti nelle bandiere blu, ma non salvaguardato dal punto di vista ambientale: è di mercoledì la notizia di un gestore di uno stabilimento balneare colto sul fatto mentre scaricava in mare grandi quantità di bottiglie di vetro.

Ma oltre ai mari sempre più inquinati, le nostre spiagge come sono per attrezzatura ed accoglienza? I numeri dicono che in Italia solo il 14 per cento delle spiagge e il 10 per cento degli alberghi è attrezzato per accogliere i disabili in vacanza, un numero alquanto basso se si pensa che nel nostro Paese il numero dei disabili è di 3 milioni.

Un caso emblematico è quello che è successo all’isola d’Elba, dove un gruppo di disabili si ritrovava in un bar dell’isola. Tutto normale, tutto tranquillo, finchè il proprietario del locale si è avvicinato a loro chiedendogli di frequentare il locale in orari meno affollati. Il gestore si è poi giustificato affermando che, finché c’era poca gente, la loro presenza non disturbava. Ma che con la stagione estiva qualche cliente aveva cominciato a lamentarsi con molta insistenza. Insomma, dei disabili rischiavano di rovinargli gli affari.