NAPOLI – Anche Marianna Fabozzi, madre di Antonio Giglio, sarebbe stata picchiata in carcere. Come il suo compagno Raimondo Caputo, in cella perché accusato di aver ucciso la piccola Fortuna Loffredo a Caivano, vicino Napoli. Anche il piccolo Antonio (vicino di casa della famiglia di Fortuna) è stato ucciso nello stesso complesso, l’ormai celebre Parco Verde del paese alle porte di Napoli.
Racconta Giuseppe Crimaldi sul Mattino:
La donna, compagna di Raimondo Caputo, accusato dell’omicidio e dello stupro della bimba, era ai domiciliari con l’accusa di concorso in violenza sessuale ai danni di una delle figlie ed è stata arrestata ieri per la violazione della misura restrittiva. Stessa sorte, dunque, del suo compagno, linciato in carcere a Napoli.
Il cadavere del piccolo Antonio, morto un anno prima di Fortuna, fu trovato sul selciato del parco Verde di Caivano, precipitato dal settimo piano. Su questo decesso indaga la procura di Napoli che, secondo quanto si è appreso, potrebbe presto trasferire il fascicolo – finora aperto solo per omicidio colposo – alla sezione per i reati sessuali. Il gip di Napoli Nord ha aggravato la misura cautelare, emessa per concorso in violenza ai danni di Fortuna sostituendo gli arresti domiciliari con la custodia in carcere.