Mario d’Urso, figlia segreta in Usa? Salta il testamento. Eredità da 20 milioni, a lei ne andrebbero 10

di Silvia Di Pasquale
Pubblicato il 21 Novembre 2016 - 06:15| Aggiornato il 22 Novembre 2016 OLTRE 6 MESI FA
Mario d'Urso, figlia segreta negli Usa? Rimesso in discussione il testamento

Mario d’Urso (Foto Ansa)

ROMA – Colpo di scena nella vicenda legata all’eredità di Mario d’Urso. Una donna americana, Nikki Carlson, rivendica di essere la figlia naturale del banchiere e politico italiano, morto nel giugno 2015. Se i giudici dovessero riconoscerla come tale, diventerebbe un’altra beneficiaria del patrimonio dell’ex senatore. A lei, spetterebbe una quota di legittima pari a 1/2 del patrimonio ereditario del de cuius, che ammonta a circa 21 milioni di euro totali.

Secondo quanto riportato dal Messaggero, Carlson, 58 anni, professione avvocato, si è detta “pronta a intentare davanti al tribunale di Roma il giudizio di riconoscimento della filiazione naturale”, necessario per impugnare il testamento. Sarebbe già riuscita a provare il suo status di figlia tramite la prova del dna, che avrebbe dato un risultato positivo al 95%.

La possibilità che Mario D’Urso abbia avuto una figlia nel corso della sua vita, non è una vera e propria novità. Lo scorso anno, anche Dagospia aveva parlato di una “figlia segreta con nipotino negli Stati Uniti”. A detta di Stefano Pulsoni, presidente della casa di cura romana Sanatrix, dove l’avvocato napoletano è stato in cura anche negli ultimi giorni di vita: “I parenti hanno saputo dell’esistenza di una presunta figlia subito dopo la morte di Mario”. Intervistato dal quotidiano romano, l’uomo ha specificato:

“Io, che lo conoscevo bene, non avevo avuto alcun sentore della storia quando era in vita. Dopo mi sono arrivate varie voci, da familiari e amici. C’era pure chi diceva che lui ne avesse parlato, confidandosi incerto e poi limitandosi a fare battute (…) Mario era imprevedibile, noi che eravamo suoi amici abbiamo saputo che aveva un compagno solo nell’ultimo periodo, e come ha nascosto quello…”.

L’eredità milionaria di Mario D’Urso, personaggio di spicco della finanza e del jet set internazionale del secolo scorso, è stata ripartita tra parenti e amici. I principali eredi sono: l’avv. e amico Roberto Simeone, al quale spetta la parte più cospicua (5 milioni di euro oltre al quadro ‘falce e martello’ di Andy Wahrol). Le 4 nipoti India, Nine, Violetta, Clotilde, figlie del fratello Luigi e dell’ex modella e imprenditrice Inès de la Fressange (1 milione ciascuna e la proprietà di Amalfi). La coppia di domestici Anura Milla Patabendige e consorte (1 milione di euro e alcuni terreni a Campagnano di Roma). La cognata Giovanna Albertini (1 milione). Al bis-nipote Francesco Serra di Cassano e la consorte Chiara Muti, specifica AffariItaliani, 500 mila euro. Tra gli altri beneficiari anche l’ex presidente della camera, Fausto Bertinotti (500mila euro e 2 serigrafie di Andy Warhol) e la nipote dell’ex presidentessa delle Filippine, Cory Aquino.

Gli eredi di Mario D’Urso non sarebbero preoccupati per l’eventuale quota legittima di eredità che spetterebbe alla presunta figlia “segreta”. “Se la signora dovesse rivelarsi figlia di Mario vorrebbero le fosse riconosciuto il dovuto”, assicura Pulsoni, che tuttavia svela come alcuni familiari “temono che il testamento sia stato redatto quando Mario era poco lucido, ritenendo non giustificati dei lasciti”. Ipotesi che l’amico esclude: “L’ho visto presente a se stesso fino all’ultimo”.

Figlio di un avvocato romano e dall’aristocratica napoletana Clotilde Serra di Cassano, Mario D’Urso è stato amico personale di Gianni Agnelli e della moglie Marella, di Henry Kissinger e del già citato Fausto Bertinotti. “Era un uomo considerato snob ma l’ho visto nutrire rapporti affettuosi e amicali ben più profondi con i suoi collaboratori domestici che con la contessa o la principessa”, ha detto l’ex segretario del PRC. Amministratore della Lehman Brothers dal 1968 al 1995, il banchiere ha avuto una lunga amicizia con Jackie Kennedy, moglie di John Fitzgerald Kennedy, 35º presidente degli Stati Uniti. Conosceva Imelda Marcos, vedova del decimo capo di Stato delle Filippine Ferdinand Marcos, al quale è succeduta proprio Cory Aquino, appoggiata dalle Forze Armate che a lui si opponevano. Tra le sue conoscenze anche Margaret d’Inghilterra. Si racconta che per difendere la privacy della sorella di Elisabetta II d’Inghilterra, la notte del 16 settembre 1994, fu coinvolto in una rissa con il re dei paparazzi romani, Rino Barillari, fuori dal Jackie’O, storico locale di via Veneto.