Marito impotente dopo incidente, risarcita anche la moglie
Pubblicato il 18 Novembre 2015 - 12:56 OLTRE 6 MESI FA

Marito impotente dopo incidente, risarcita anche la moglie
TREVISO – Ha avuto un incidente stradale che lo ha reso impotente e i giudici del tribunale di Treviso hanno riconosciuto un risarcimento non solo all’uomo, ma anche alla moglie. La storia arriva da Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, dove la coppia risiede. Lui, 48 anni all’epoca dell’incidente nel 2008, ha avuto un incidente stradale in cui è rimasto ferito: impotenza e impossibilità ad avere figli. La moglie, che di anni ne aveva 38, si è vista riconoscere un risarcimento di 30mila euro per l’interruzione della normale vita sessuale della coppia.
Claudia Borsoi sul Gazzettino scrive che l’avvocato che segue dal 2008 la vicenda ha definito la sentenza emessa dalla Marca Trevigiana “senza precedenti”:
“«Solo il tribunale di Firenze, ad oggi, aveva riconosciuto un ristoro del danno della sfera sessuale anche al coniuge» evidenzia il legale della coppia, l’avvocato Theofilo Dolce di Follina. I fatti risalgono al 2008. L’uomo, che oggi ha 65 anni, stava percorrendo la Pontebbana in sella alla sua moto quando un’automobilista, mancando la precedenza a uno stop, lo ha centrato in pieno. Gravi le ferite riportate.
«Il mio assistito – ripercorre l’avvocato Dolce – a seguito dell’incidente ha riportato un’invalidità permanente del 47%, per la quale l’assicurazione dell’automobilista lo ha già risarcito. Solo qualche settimana fa il processo si è concluso con il provvedimento decisionale del giudice che ha liquidato il danno di riflesso procurato anche alla moglie del signore che all’epoca dei fatti era 38enne, dunque in età fertile, aspetto determinante per attribuire pure a lei un danno alla sfera sessuale quantificato in 30 mila euro».
A seguito dell’incidente, l’apparato genitale dell’uomo ha riportato una «compromissione totale» che gli impedisce di avere rapporti sessuali con la moglie. Un provvedimento senza uguali nella Marca Trevigiana che promette, ora, di fare scuola, perché oltre al danno biologico patito viene riconosciuto, di riflesso, anche un danno della sfera sessuale del proprio coniuge”.