Marmolada, sono 13 i dispersi. Per le ricerche anche elicottero che “sente” i cellulari sotto la neve

Al momento il bilancio parziale della tragedia, parla di 7 morti, di cui tre identificati, e 8 feriti, di cui due in condizioni gravi. Sono tredici invece i dispersi per i quali i familiari si sono fatti vivi con le autorità perché non rientrati a casa. 

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Luglio 2022 - 17:53 OLTRE 6 MESI FA
Marmolada dispersi

Marmolada, sono 13 i dispersi. Per le ricerche anche elicottero che “sente” i cellulari sotto la neve (foto ANSA)

Scende a 13 il numero delle persone disperse dopo la frana che si è staccata ieri dal ghiacciaio della Marmolada. Un escursionista austriaco che figurava nella lista dei dispersi è stato contatto dalle autorità consolari austriache ed ha dato notizie poco fa. 

Tragedia sulla Marmolada, il bilancio

Al momento il bilancio parziale della tragedia, parla di 7 morti, di cui tre identificati, e 8 feriti, di cui due in condizioni gravi. Sono tredici invece le persone “reclamate”, cioè i dispersi per i quali i familiari si sono fatti vivi con le autorità perché non rientrati a casa. 

Tra le vittime finora identificate ci sono tre italiani. Filippo Bari, residente a Malo, in provincia di Vicenza, aveva 27 anni e lavorava in una ferramenta di Isola Vicentina. Appassionato della montagna ma anche di musica rock, aveva una compagna ed un figlio di 4 anni. Ieri, prima della tragedia, aveva inviato un ultimo selfie ad amici e parenti proprio dalla Marmolada. Tommaso Carollo era una manager di 48 anni di Thiene, e molto conosciuto nell’Altovicentino. Paolo Dani, infine, era una guida alpina di Valdagno, molto apprezzata e stimata da colleghi e amanti della montagna. Aveva 52 anni ed era molto conosciuto per la sua esperienza. 

Per le ricerche anche elicottero della Finanza che ‘sente’ cellulari

Un elicottero della guardia di finanza attrezzato con il sistema “Imsi Catcher” per intercettare i segnali di cellulari accesi, anche sotto diversi strati di neve, giungerà a passo Fedaia e opererà sul luogo del disastro. Il sistema à in grado di “leggere” il codice IMEI dei terminali dei dispersi, ottenuti dai gestori telefonici e così li può localizzare.