Marmolada, trovata la decima vittima. Zaia: “Chiusura di tutta l’area”

Salgono a 6 i morti identificati. Intanto continuano le ricerche dei dispersi, ma Zaia chiede nuove regole d'accesso alla vetta.

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 7 Luglio 2022 - 18:01 OLTRE 6 MESI FA
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Marmolada, trovata la decima vittima. Zaia: “Chiusura di tutta l’area” (foto ANSA)

Passi avanti nelle ricerche delle persone coinvolte nel crollo del ghiacciaio della Marmolada. I soccorritori impegnati ormai da giorni sul versante montuoso, sono riuscite a recuperare il corpo di una nuova vittima, la decima. 

Marmolada, il bilancio del tragedia

Il bilancio del disastro è adesso pressoché definitivo: in totale sono undici gli escursionisti che non ce l’hanno fatta. Tra questi, uno risulta ancora disperso. Sono sei le vittime al momento identificate. A confermare i drammatici numeri è stato il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, intervenuto a Canazei per partecipare alla task force.

Oggi, giovedì 7 luglio, le operazioni hanno preso il via poco dopo l’alba, con gli elicotteri che hanno trasportato sopra Pian dei Fiacconi le squadre del Soccorso Alpino, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri per la ricerca dei dispersi.

Attraverso una nota la Provincia Autonoma di Trento ha comunicato che le ricerche sono state svolte “in sicurezza grazie a sistemi di controllo e valutazione della temperatura”. Durante le ispezioni sono stati rinvenuti intorno alle 10 resti umani e attrezzature da montagna.

Le parole di Zaia

Secondo il presidente del Veneto Luca Zaia il crollo di una parte della Marmolada non poteva essere previsto: “È stata una tragedia inevitabile, unica nel suo genere, è venuto giù un grattacielo di 70 piani e 100 metri di lunghezza”. “Rispetto al ghiacciaio stiamo elaborando un provvedimento assieme alla Provincia di Trento di chiusura in salvaguardia di tutta quell’area, ovviamente quella che è stata teatro della tragedia” ha aggiunto il Governatore.

Per quanto riguarda le ricerche, proseguiranno ad oltranza in quota per non lasciare nulla di intentato. Dopo le verifiche via terra con i cani da ricerca, stanno proseguendo i sorvoli dell’area del distacco con i droni per individuare eventuali nuovi reperti, che vengono puntualmente georeferenziati anche al fine di chiarire la dinamica del distacco e il movimento della massa di ghiaccio e roccia precipitato per oltre 2 chilometri lungo la parete nord della Marmolada. L’auspicio espresso dal Presidente Zaia e condiviso con il Presidente Fugatti è che venga aperto un tavolo nazionale per la definizione di eventuali nuove regole per l’accesso degli escursionisti ai ghiacciai, elaborate sulla base delle informazioni tecniche raccolte sul campo.