Marrazzo, Berlusconi testimone al processo per il video con le trans

Pubblicato il 21 Dicembre 2012 - 12:16 OLTRE 6 MESI FA
L’ex governatore del Lazio, Piero Marrazzo (Foto Larpesse)

ROMA – Colpo di scena al processo Marrazzo, quello sul ricatto all’ex governatore della Regione Lazio, filmato mentre era in compagnia di una trans con tanto di cocaina sul tavolo. A sorpresa sul banco dei testimoni siederà Silvio Berlusconi che dovrà raccontare ai giudici delle circostanze in cui è venuto a sapere di quel video. In aula sfileranno anche Signorini, Belpietro e Corona. Ne parla il Messaggero:

Ieri, durante quelle che sono ancora le udienze iniziali del processo sul ricatto all’ex governatore della Regione Lazio filmato in compagnia di una trans e con la cocaina sul tavolo, il tribunale di Roma ha dato l’ok alle liste di testimoni presentati da procura e avvocati. E tra centinaia di nomi è spuntato anche quello dell’ex presidente del consiglio, assieme alla figlia Marina, presidente di Mediaset e ad Alfonso Signorini, direttore del settimanale Chi. Saranno sentiti anche il direttore di Libero Maurizio Belpietro e Fabrizio Corona, entrambi contattati dai militari infedeli a caccia di un acquirente.

I quattro militari che nell’estate del 2009 realizzarono il video, nel tentativo di venderlo, contattarono la Mondadori attraverso l’agenzia PhotoMasi:

I passaggi principali della vicenda sono chiari: Carmen Masi contatta il direttore di Chi Signorini che, il 5 ottobre 2009, riceve il dischetto in visione e ne fa una copia. Ha già deciso di non pubblicare nulla ma informa il presidente della Mondadori Marina Berlusconi e l’amministratore delegato Maurizio Costa. Non è chiaro quando, ma a un certo punto, Berlusconi vede il filmato. L’ha confermato lui stesso nell’ultimo libro di Bruno Vespa: «Ho visto il video ho allungato la mano sul telefono e ho chiamato il presidente Marrazzo. Gli ho detto che c’erano sul mercato delle immagini che avrebbero potuto nuocergli, gli ho dato il numero dell’agenzia che aveva offerto il video e lui mi ha cordialmente ringraziato»