Martina Mussolini, morta a 46 anni pronipote del Duce

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Gennaio 2016 - 19:08 OLTRE 6 MESI FA
Morta nel Senese Martina Mussolini, pronipote del Duce

Morta nel Senese Martina Mussolini, pronipote del Duce

SINALUNGA (SIENA) – Martina Mussolini, morta a 46 anni pronipote del Duce. E’ morta a Sinalunga (Siena) all’età di 46 anni Martina Mussolini, pronipote del Duce. “La notizia è stata comunicata dai familiari: i figli Andrea Vittoria e Pierflavio e le sorelle Orsola e Vittoria”. A riferirlo una nota dell’Ordine dell’Aquila Romana, di cui la donna era V Capo Gran Cancelliere.

“Madre esemplare e appassionato ottico è ricordata per aver dato nuovo impulso agli Ordini del patrimonio araldico della Casa Mussolini, non mai rinnegando in ogni momento il peso del proprio nome nei confronti della storia circa gli eventi del Ventennio”, si legge nella nota. Il rito funebre sarà officiato a Sinalunga, paese in cui la donna risiedeva, sabato alle 10.30 nella chiesa di San Martino. Le ceneri saranno successivamente traslate nella cappella di famiglia a Predappio. Le succede alla guida degli Ordini la sorella Orsola.

Il Giornale la ricorda così:

Martina Mussolini aveva a giugno pubblicato un libro dal titolo “Fascismo: Stato sociale o dittatura?” un ricerca della durata di sei anni sulla Carta del Lavoro e sulle leggi fasciste a tutela dei lavoratori. Nel suo lavoro editoriale sosteneva che certe interpretazioni sono raccapriccianti”, nella fattispecie aveva stigmatizzato le parole della ex ministro, Sig.ra Fornero, quando aveva affermato che si rischia di tornare al lavoro delle donne al tempo del Fascismo, una frase che l’aveva mandata su tutte le furie alla quale Martina Mussolini aveva risposto che non si poteva certo dimenticare che il regime aveva creato i nidi d’infanzia interni alle fabbriche allo scopo di permettere alle lavoratrici di avere il supporto dello Stato anche dopo la gravidanza. Sosteneva inoltre che parlare di dittatura e condensare tutta l’esperienza fascista in una parola è storicamente errato, poiché dal suo lavoro emerge che durante il Fascismo la tutela del lavoratore era totale, tanto quanto quella del suo datore di lavoro, ovvero l’imprenditore. Nata in Italia quarantasei anni fa, portava nel cuore il Venezuela avendo vissuto la sua adolescenza nel paese sudamericano.