Martina Rossi suicida da balcone? Fuggiva da stupro, amici a processo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Novembre 2017 - 19:23 OLTRE 6 MESI FA
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Martina Rossi suicida da balcone? Fuggiva da stupro, amici a processo

AREZZO – Martina Rossi si è suicidata, anzi no. La ragazza morì il 3 agosto 2011 a Palma de Majorca precipitando dal balcone, ma la verità è che la giovane scappava da un tentativo di stupro. Ora due suoi amici sono stati rinviati a giudizio per il reato di morte come conseguenza di altro delitto in relazione al decesso di Martina.

Per l’accusa la ragazza stava fuggendo a un tentativo di violenza sessuale da parte dei due 26enni, Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni, di Castiglion Fibocchi (Arezzo). La prima udienza è stata fissata per il 13 febbraio 2018. La decisione del gup è arrivata questo pomeriggio con un lungo e articolato pronunciamento davanti ai legali e ai genitori di Martina Rossi presenti in aula.

Il caso di Martina Rossi era stato archiviato in Spagna come suicidio, venendo poi riaperto in Italia a Genova, con procedimento poi trasferito ad Arezzo per competenza: quando un reato avviene all’estero è competente la procura del territorio dove risiede l’imputato. Il gup ha accolto la tesi del procuratore di Arezzo Roberto Rossi, ovvero che la ragazza sarebbe morta precipitando dal balcone della stanza dei due ragazzi aretini tentando di sfuggire al tentativo di violenza. Marco Gasperetti sul quotidiano Il Corriere della Sera scrive:

“Gli investigatori spagnoli invece archiviarono il caso perché convinti che quella morte fosse un suicidio. La procura di Genova, però, aveva riaperto il fascicolo che poi, dopo l’individuazione dei presunti responsabili, è passato ad Arezzo. Secondo il pm Rossi, Martina fuggì disperata dai due ragazzi e tentò di salvarsi tentando di scavalcare il balcone per raggiungere la camera adiacente. Ma sulla ringhiera erano stati stesi alcuni asciugamani bagnati e la ragazza avrebbe perso la presa e sarebbe caduta nel vuoto.

Una ricostruzione alla quale era già arrivata la procura di Genova (pm Biagio Mazzeo) che, soprattutto dall’esito dell’autopsia, aveva contestato le conclusioni degli investigatori spagnoli. Polemica invece la difesa dei due giovani incriminati perché la cameriera dell’hotel avrebbe cambiando versione più volte e anche perché, da alcuni accertamenti, è poi risultato che, dalla posizione in cui ha raccontato di trovarsi, la donna non avrebbe potuto vedere la studentessa precipitare”.

Per vedere il video dell’interrogatorio clicca qui.