La mascherina serve, ma con un colpo di tosse le goccioline viaggiano un metro. Tieni la distanza

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Giugno 2020 - 09:05 OLTRE 6 MESI FA
La mascherina serve, ma con un colpo di tosse le goccioline viaggiano un metro. Tieni la distanza

Mascherina chirurgica (Ansa)

ROMA – La mascherina chirurgica protegge e previene, ma con i colpi di tosse non si scherza, meglio rispettare il distanziamento, a prescindere.

Un test dimostra come ripetuti colpi di tosse abbassino le difese del dispositivo, ne compromettono la capacità filtrante: le goccioline di saliva, potenzialmente infette, le cosiddette droplet, viaggiano fino a un metro di distanza.

Lo studio su ‘Physics of Fluids’, firmato dai ricercatori Talib Dbouk e Dimitris Drikakis dell’Università di Nicosia a Cipro, si basa su precisi modelli computerizzati che mappano la diffusione delle goccioline partite dalla bocca.

Senza mascherina, insegna l’esperienza di precedenti test, un colpo di tosse fa viaggiare le goccioline fino a 5 metri e mezzo di distanza in 5 secondi.

Il senso dell’esperimento cipriota è chiaro: la mascherina serve, riduce il rischio, ma non lo annulla.

Il distanziamento resta essenziale.

“Le dimensioni delle goccioline cambiano e fluttuano continuamente durante gli attacchi di tosse, a causa di diverse interazioni con mascherina e viso”, afferma Drikakis.

“Le mascherine riducono la dimensione di goccioline durante ripetuti cicli di tosse”, aggiunge Dbouk. “Tuttavia, non è chiaro se le goccioline grandi o quelle più piccole siano più contagiose”.

Presto la mascherina biodegradabile

Presto in produzione su scala industriale la prima mascherina chirurgica completamente trasparente, resistente, protettiva e porosa.

Come una normale mascherina per operatori sanitari, e in più amica dell’ambiente perché biodegradabile.

Così da evitare il sempre più frequente abbandono di mascherine nell’ambiente, ad esempio sui marciapiedi, non infrequente in questi mesi di pandemia.

Si chiama HelloMask ed è stata progettata dagli scienziati del Politecnico di Zurigo ‘EPFL’ insieme con l’EssentialTech Center. (fonti AdnKronos e Ansa)