Mascherine finite, Arcuri si difende: “La colpa è di farmacie e distributori”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Maggio 2020 - 20:48 OLTRE 6 MESI FA
Mascherine finite, Arcuri si difende: "La colpa è di farmacie e distributori"

Mascherine finite, Arcuri si difende: “La colpa è di farmacie e distributori” (foto ANSA)

ROMA – “La colpa non è mia ma di distributori e farmacisti”.

Si difende così Domenico Arcuri dalle accuse sulla mancanza di mascherine da parte del segretario di Federfarma Roberto Tobia, e nella richiesta di dimissioni da parte di alcuni esponenti politici.

Il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus premette:

“Non sono io a dover rifornire i farmacisti. Il commissario rifornisce regioni, sanità, servizi pubblici essenziali e, dal 4 maggio, anche i trasporti pubblici locali e le Rsa, pubbliche e private. Tutto a titolo gratuito”.

Poi accusa: “Le farmacie non hanno le mascherine perché due società di distribuzione hanno dichiarato il falso non avendo nei magazzini i 12 milioni di mascherine che sostenevano di avere”.

“L’unica mia colpa è di non aver voluto sanare mascherine prive di autorizzazioni che i responsabili della distribuzione avrebbero voluto mettere in commercio”.
 
“Non è vero che i farmacisti ci avrebbero rimesso o ci starebbero rimettendo perché ai distributori è stato comunque garantito un rimborso per le mascherine acquistate prima della definizione del prezzo a 0,50 centesimi (più IVA). 

L’unica evidente verità è che non essendo in grado di approvvigionarsi delle mascherine, adesso provano a scaricare le loro responsabilità sul Commissario.

Oppure, peggio ancora, aumentando il prezzo” dice ancora Arcuri.

Aggiungendo peraltro che “sempre più negozi della grande distribuzione vendono le mascherine a 0,50 centesimi, più IVA”.

Sulla questione del costo, Arcuri insiste: “Ho la possibilità di prolungare il termine di validità dell’accordo, purché i farmacisti trovino le mascherine e le vendano a 0,50 centesimi più IVA, avendo quindi un ristoro garantito”.

Infine ricorda quanto accaduto negli ultimi giorni: “Il prezzo massimo è stato fissato nell’esclusivo interesse dei cittadini. Anche perché chi oggi afferma di non avere mascherine e di aver bisogno delle forniture del Commissario, fino a qualche settimana le aveva e le faceva pagare ben di più ai cittadini”. (fonte ANSA)