Mascherine, stop obbligo al chiuso dal 1° maggio, salvo eccezioni (trasporti). E al lavoro? Il Governo discute

Mascherine, il 30 aprile scade l'ultimo decreto con le disposizioni e gli obblighi: varrà ancora quello di indossarle nei luoghi chiusi? Sembra di no, ma non ovunque

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Aprile 2022 - 13:04 OLTRE 6 MESI FA
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Mascherine, dal primo maggio stop obbligo al chiuso? (Ansa)

Mascherine, stop obbligo al chiuso dal 1° maggio, salvo eccezioni. Dal primo maggio dovrebbe scomparire l’obbligo di indossare le mascherine anche nei luoghi chiusi. Ma si annunciano – ci riflettono esponenti importanti del governo – eccezioni: il virus circola ancora, eliminare i dispositivi facciali nei luoghi di più probabile assembramento non sembra una buna idea.

Mascherine, stop obbligo al chiuso dal 1° maggio, salvo eccezioni

L’idea in discussione (il 30 aprile scade l’ultimo decreto contenente le disposizioni) è quella di trasformare l’obbligo in raccomandazione nei casi generali salvo mantenerlo per esempio sui mezzi di trasporto pubblico, nei cinema, nei teatri.

Ne sono convinti il ministro della Salute Speranza, il sottosegretario Costa. Il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli sintetizza l’approccio.

“Credo sia opportuno mantenerle nel trasporto pubblico, soprattutto sui treni a lunga percorrenza e per i viaggi in aereo. Sarebbe davvero strano se non avessimo imparato che, in luoghi chiusi e affollati, c’è particolare rischio di contagio”, in particolare con omicron ba.2 “che oggi probabilmente è sopra il 90% ed è una variante particolarmente contagiosa”. 

Diciamo, quindi, che il perimetro potrebbe essere circoscritto al trasporto pubblico e a quello a lunga percorrenza (treni e aerei). Ma per quanto riguarda i luoghi di lavoro?

“Anche gli uffici – ha aggiunto Locatelli – sono un contesto in cui il mantenimento delle mascherine può esser considerato. Per quanto, con la bella stagione, vi è la possibilità di aprire le finestre, almeno finché non arriverà il grande caldo”, e aprire le finestre è “fattore protettivo” rispetto alla circolazione virale.

Si vedrà. L’impressione è che fino all’ultimo verranno consultati i dati epidemiologici. La bella stagione dovrebbe aiutarci. Resta che l’atteggiamento più responsabile, senza che nessuno obblighi ad alcunché, è quello di usare le mascherine come gli occhiali da sole: quando c’è bisogno, e cioè ressa, assembramenti, le si indossa.