Uccide il padre poi tenta il suicidio buttandosi dalla finestra. Dramma familiare a Milano

Pubblicato il 4 Giugno 2010 - 11:10 OLTRE 6 MESI FA

Lo ha strangolato, ha infierito sul cadavere e poi si è lanciato giù dal balcone, fratturandosi le gambe. Dramma familiare a Milano, nella zona di Famagosta, dove un uomo ha ucciso il padre poi ha tentato il suicidio. E’ una storia triste, quella di Massimo Maggi, fatta di pena, frustrazione e malattia mentale che ha tramutato la giornata di giovedì in una folle tragedia.

Massimo ha 41 anni, soffre di disturbi psichici fin da quando era ragazzino. Lavora come usciere al Centro comunale di formazione linguistica ma da tempo è in cura al Centro psicosociale del San Paolo. Anche perché, ai suoi disagi, si è aggiunto anche il dolore per la morte della mamma, scomparsa di tumore nel 2008.

E’ l’ora di pranzo, qualcuno vede passare Massimo nel cortile della palazzina dove abita dal 1982 con il padre Angelo, 76 anni. E’ insanguinato, confuso. Il vicino chiama immediatamente i sanitari del 118 che intervengono e scoprono il cadavere dell’anziano. Arriva la scientifica che cerca, invano, un corpo contundente compatibile con la profonda ferita dietro la testa della vittima. Massimo, pur sedato, è fuori controllo. E’ stato portato al Centro San Paolo dove è piantonato, ma non arrestato. “Non c’è una testimonianza diretta di un omicidio – spiega il dirigente della squadra mobile, Alessandro Giuliano – ma è un’ipotesi verosimile”.