Massimo Bossetti, hacker colpiscono il sito colpevolista Il Delitto

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Novembre 2017 - 12:04 OLTRE 6 MESI FA
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Massimo Bossetti (Foto Ansa)

BERGAMO – Hacker all’assalto del sito colpevolista nei confronti di Massimo Bossetti. Ventinove persone, tutte vicini al muratore di Mapello (Bergamo) condannato per l’omicidio di Yara Gambirasio, sono state denunciate per interruzione abusiva di sistema informatico, minacce, diffamazione aggravata, sostituzione di persona.

Secondo quanto riferisce il Giorno, i ventinove sostenitori dell’innocenza di Bossetti avrebbero colpito il sito della rivista Il Delitto, con redazione a Legnano, impedendone la connessione con attacchi di tipo DoS (Distributed denial of service). Il sito del giornale è rimasto così irraggiungibile per diverso tempo.

Sarebbero stati gli stessi hacker a rivendicare pubblicamente l’attacco, criticando la rivista per i suoi servizi sull’inchiesta e vantando anche di “atterrare il service per una settimana”.

A presentare la denuncia è stato Salvo Bella, giornalista siciliano, direttore della rivista. I reati, spiega il Giorno,

sarebbero stati commessi dalla maggior parte dei querelati con l’impiego di nomi falsi. Questo configurerebbe il reato di sostituzione di persona, che consiste appunto nell’attribuirsi una falsa identità per procurare un vantaggio o causare un danno.

Nel frattempo Marita Comi, moglie di Bossetti, ha incontrato l’ex magistrato e politico Antonio Di Pietro a Curno (Bergamo), dove lui abita. Secondo quanto ha fatto sapere l’avvocato della famiglia Bossetti, “la signora ha con Di Pietro una conoscenza comune. Ha chiesto di incontrarlo perché desiderava un suo parere sulla Cassazione, se riteneva che le fosse ancora lecito sperare. Da parte della signora non c’è nessuna intenzione di sostituire gli attuali difensori. Di Pietro si è anzi complimentato con la difesa per il lavoro svolto finora”.

A fine mese gli avvocati di Bossetti presenteranno il ricorso in Cassazione contro la sentenza con cui, il 17 luglio, i giudici dell’Assise d’appello di Brescia hanno confermato la condanna al carcere a vita per Massimo Bossetti.