Massimo Bossetti in carcere è disperato. Il racconto dei legali

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Luglio 2016 - 08:59| Aggiornato il 7 Luglio 2016 OLTRE 6 MESI FA
Massimo Bossetti (foto Ansa)

Massimo Bossetti (foto Ansa)

BERGAMO – Ha trascorso una notte insonne, piangendo e disperandosi, Massimo Bossetti, in carcere a Bergamo, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio.. Lo ha riferito uno dei suoi legali, l’avvocato Claudio Salvagni, che si è recato a far visita al suo assistito.

Al momento della lettura della sentenza, Bossetti era rimasto impassibile, salvo poi sfogarsi con i suoi difensori. “E’ una mazzatta grossissima, – aveva detto – è come se mi fosse piombato una carro armato sulla testa, avevo fiducia nella giustizia. E’ allucinante, non sono stato io”. Anche durante l’udienza finale del processo Bossetti aveva rivendicato la sua innocenza nel corso delle dichiarazioni spontanee rilasciate in aula. “Sarò uno stupido, sarò un ignorantone – aveva detto ai giudici – ma non sono un assassino. Ripetete l’esame del Dna, se mi condannerete sarà il più grave errore del secolo”.

Da quanto si è appreso la moglie di Bossetti, Marita Comi, si è recata in visita al marito in carcere: era da sola, senza i figli, dei quali il tribunale di Bergamo ha tolto a Bossetti la patria potestà. Resta dunque da capire se in futuro il muratore potrà comunque vederli. Dopo alcune ore dall’incontro con il suo assistito, l’avvocato Salvagni ha postato su Facebook una testimonianza sull’incontro: “Dimostreremo l’innocenza di cui siamo fermamente convinti e, se possibile, oggi lo sono ancora di più! – scrive l’avvocato che prosegue descrivendo Bossetti come “un uomo distrutto anche fisicamente, annichilito nell’anima. Le nostre mani strette a cercare quella forza indispensabile per continuare a sperare. Le nostre lacrime firma di un rapporto ormai non più solo professionale. Un abbraccio interminabile, sincero, più importante di tante parole. Emozioni scritte per sempre dentro. Questo il mio incontro con Massimo. Lavoreremo ancora più di prima se possibile”.