Massimo Carminati condannato a 20 anni, 19 a Salvatore Buzzi. Ma non chiamatela “Mafia” Capitale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Luglio 2017 - 13:16 OLTRE 6 MESI FA
Massimo Carminati condannato a 20 anni, 19 a Salvatore Buzzi. Ma non chiamatela "Mafia" Capitale

Foto Ansa

ROMA – Massimo Carminati condannato a 20 anni, 19 a Salvatore Buzzi. Massimo Carminati è stato condannato a 20 anni al termine del processo a mafia capitale. La X Corte del tribunale di Roma ha accolto le richieste della Procura. I giudici della X sezione del Tribunale di Roma non hanno riconosciuto il reato di associazione mafiosa. Al sodale di Carminati, Salvatore Buzzi, sono stati inflitti 19 anni di reclusione.

L’ex capogruppo del Pdl in Comune, Luca Gramazio, a 11 anni.

Per l’ex capo dell’assemblea Capitolina Mirko Coratti (Pd) la corte ha deciso una pena di 6 anni di reclusione. Luca Odevaine, ex responsabile del tavolo per i migranti, è stato condannato a 6 anni e 6 mesi.

L’ex minisindaco del municipio di Ostia, commissariato per infiltrazione mafiose, Andrea Tassone (Pd) è stato condannato a 5 anni.

Massimo Carminati ha seguito in piedi la lettura della sentenza che lo condanna a 20 anni, mentre Salvatore Buzzi è rimasto seduto a prendere appunti. Entrambi i principali imputati sono in videoconferenza dalle carceri rispettivamente di Parma (Carminati) e Tolmezzo (Buzzi) in cui si trovano al 41 bis, il regime duro per i mafiosi. In collegamento anche Riccardo Brugia, fedelissimo di Carminati, condannato a 11 anni, che in piedi ha scosso ripetutamente la testa.

Rispetto alle richieste della Procura che aveva proposto per tutti gli imputati 5 secoli di carcere, i giudici della decima Corte presieduta da Rosanna Ianniello hanno inflitto oltre 250 anni di carcere, dimezzando di fatto le pene. Su 46 imputati tre sono stati assolti. Si tratta di Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero, per i quali la Procura aveva chiesto 16 anni di carcere, e l’ex dg di Ama Giovanni Fiscon, per il quale erano stati chiesti 5 anni. Secondo l’accusa Rotolo e Ruggiero avrebbero garantito i contatti tra Mafia Capitale e ambienti della ‘ndrangheta.