Massimo Casalnuovo morì a posto di blocco: agente condannato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Dicembre 2015 - 11:33 OLTRE 6 MESI FA
Massimo Casalnuovo morì a posto di blocco: agente condannato

Massimo Casalnuovo morì a posto di blocco: agente condannato

SALERNO – Massimo Casalnuovo è morto il 20 agosto 2011 dopo essere caduto con lo scooter a un posto di blocco. Il giovane di Buonabitacolo, in provincia di Salerno, aveva 22 anni e cadde dal motorino poco dopo il posto di blocco. Il carabiniere Gianluca Cunsolo è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di carcere per omicidio preterintenzionale: secondo l’accusa avrebbe dato un calcio al motorino causandone la caduta.

Il Mattino di Napoli scrive che la sentenza è arrivata il 21 dicembre e che il giovane morì per un trauma toracico riportato dopo la caduta dallo scooter:

“La Corte d’Assise d’Appello di Potenza ha condannato per omicidio preterintenzionale a quattro anni e sei mesi di reclusione (e all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni) il maresciallo dei carabinieri Giovanni Cunsolo, accusato di essere il responsabile della morte, nel 2011, a Buonabitacolo, di Massimo Casalnuovo, di 22 anni, nei pressi di un posto di blocco. Il verdetto è stato letto oggi al termine di una camera di consiglio durata circa tre ore. La Procura aveva chiesto una condanna a cinque anni. In primo grado, nel 2013, Cunsolo era stato assolto.

La sera del 20 agosto del 2011 Massimo Casalnuovo era a bordo di un motorino quando ha «incrociato» un posto di blocco dei carabinieri, cadendo poco lontano, dopo averlo oltrepassato. Il giovane morì poco dopo per un trauma toracico. In base a una versione dei fatti, Massimo Casalnuovo avrebbe cercato di evitare il posto di blocco, passando però con una ruota sul piede del militare. Secondo altre testimonianze, invece, sarebbe stato proprio il carabiniere a colpire il motorino con un calcio, causando così lo sbandamento del mezzo e quindi la caduta del giovane”.