Massimo Bossetti a processo il 3 luglio per omicidio di Yara Gambirasio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Aprile 2015 - 10:10| Aggiornato il 28 Aprile 2015 OLTRE 6 MESI FA
Massimo Giuseppe Bossetti: diretta processo. In aula per dichiarazioni spontanee

Massimo Giuseppe Bossetti

BERGAMO – E’ cominciata in un tribunale di Bergamo blindato l’udienza preliminare per Massimo Bossetti, arrestato il 16 giugno scorso per l’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio. Al termine dell’udienza il giudice ha stabilito che Bossetti verrà processato il 3 luglio davanti alla Corte d’Assise di Bergamo.

Il muratore di Mapello rischia l‘ergastolo. Le accuse che pendono su di lui sono di omicidio aggravato da sevizie e crudeltà e dalla minorata difesa della vittima, e calunnia ai danni di un suo collega di lavoro sui cui avrebbe sviato i sospetti.

LE PROVE – A carico di Bossetti ci sono le tracce di Dna trovate sul corpo della tredicenne uccisa, i filmati analizzati dal Ris che hanno stabilito che era suo il furgone Fiat Daily che per circa un’ora si era aggirato intorno alla palestra di Brembate di Sopra da cui Yara sparì il 26 novembre del 2010 per essere trovata morta esattamente tre mesi dopo, in un campo di Chignolo d’Isola, a pochi chilometri di distanza. Ci sono poi le fibre di tessuto, trovate sui pantaloni della tredicenne identiche a quelle dei sedili del furgone che Bossetti usava per lavoro.

A tutto questo si aggiungono le incongruenze del suo racconto di quel pomeriggio del 26 novembre. Prima raccontò che era al lavoro, ma fu smentito dai colleghi, poi, invece, che aveva svolto alcune commissioni: commercialista, meccanico e altre faccende. Anche in questo caso, però, la versione di Bossetti non ha trovato conferme.

 Ore 8:30: il muratore di Mapello ha raggiunto il Tribunale di Bergamo scortato dagli agenti della polizia penitenziaria di Bergamo che lo hanno trasferito dal carcere di via Gleno a via Tasso.

Ore 8:45: hanno raggiunto il Tribunale anche gli avvocati di Bossetti: Claudio Salvagni e Paolo Camporini. Salvagni ha annunciato che seguirà il rito ordinario. In aula anche il legale della famiglia Gambirasio Andrea Pezzotta.

Ore 9:46.  I difensori di Bossetti hanno chiesto la nullità del capo di imputazione perché, secondo loro, presenta un doppio luogo di commissione del delitto: Brembate di Sopra e Chignolo D’Isola. Hanno anche chiesto la nullità o l’ inutilizzabilità degli accertamenti biologici compiuti dal Ris perché fatti con la delega di indagine e non con l’accertamento tecnico irripetibile. Quest’ultima questione era già stata respinta dai giudici del tribunale del Riesame ma la Cassazione non ha ancora depositato le sue motivazioni.

Ore 11:46.  Il giudice per l’udienza preliminare Ciro Iacomino ha respinto la richiesta di ripetizione dell’esame del Dna con la formula dell’incidente probatorio chiesta dalla difesa di Massimo Bossetti. Prosegue, quindi, l’udienza preliminare a porte chiuse.