Matrimoni sì, feste no: protocolli anti-Covid. Fino al 31 luglio, e senza altre deliberazioni, cerimonie e funzioni religiose rispetteranno ancora i rigidi protocolli anti-assembramenti. In pratica, le funzioni religiose – matrimoni, battesimi, comunioni – si possono svolgere, fatte salve le regole del distanziamento e dell’obbligo di mascherina.
Matrimoni sì, feste no: protocolli anti-Covid fino al 31 luglio
I festeggiamenti – ricevimenti, banchetti, auguri di gruppo e assembramenti assortiti – non sono autorizzati.
Le funzioni religiose che prevedono “la partecipazione di persone si possono svolgere, nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal governo con le rispettive confessioni”.
Restano però vietati feste e banchetti. Così come restano chiuse le “sale da ballo, discoteche e locali assimilati”. Idem per i funerali: sono consentite le tumulazioni e le sepolture “rispettando la distanza interpersonale di un metro tra le persone che vi assistono”.
Da lunedì 3 maggio ci sarà un allentamento graduale delle restrizioni, che terrà conto della campagna vaccinale. In fascia gialla riapriranno i ristoranti sia a pranzo che a cena, ma solo in spazi aperti, almeno per il momento.
Il settore del wedding spera in un piano più articolato – con protocolli più precisi e applicabili – per riprendere le attività. Nel 2020, il calo delle cerimonie per i matrimoni matrimoni ha subito un calo che va dall’85% al 90%, con percentuali identiche di diminuzione del fatturato delle imprese.