Matrimoni, 60mila rinvii per colpa del coronavirus
Pubblicato il 13 Giugno 2020 - 13:14 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Quasi 60 mila matrimoni rinviati, in Italia, all’autunno o addirittura al prossimo anno per colpa del coronavirus.
I dati emergono da una stima dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) calcolati su dati Istat.
La crisi generata dal Covid-19 ha provocato il crollo del fatturato e stravolto i bilanci delle aziende e delle cooperative coinvolte.
Nel caso dei matrimoni, le categorie più colpite sono il catering la fotografia e il florovivaismo.
Il comparto, a livello nazionale coinvolge oltre 80mila aziende e dà lavoro ad un milione di persone fra addetti diretti e indotto.
Tra chi si sposa ci sono anche molti stranieri, che sempre più spesso scelgono di venire a sposarsi in Italia.
Matrimoni in casa: il nuovo trend a causa del coronavirus
Il nuovo trend per i ricevimenti nuziali in Italia intanto, nell’estate post pandemia da coronavirus sarà quello di festeggiare in casa dopo la cerimonia.
A dirlo è Michelle Carpente, wedding planner romana che da Instagram ha già organizzato una trentina di matrimoni.
Matrimonio in casa per non dover rinunciare all’allegria in un giorno tanto atteso da migliaia e migliaia di coppie in tutta Italia.
Ma quanti ospiti può contenere un ricevimento seppure per intimi a casa?
“Il problema di quanti invitati può avere una festa di matrimonio dentro casa, dipende dalla grandezza dell’ abitazione. Ad oggi si possono invitare solo i congiunti, ma l’importante è che rispettino le indicazioni sul distanziamento, in attesa che vengano allentate le misure di sicurezza e che possano permettere di estendere l’invito ad un numero maggiore di invitati”.
“Certo, bisogna fare i conti con mascherine e guanti, ma le mascherine sono obbligatorie solo nei luoghi chiusi”.
“Per evitare l’assembramento invece, è importante che chi organizza il matrimonio e i fornitori (fioristi, allestitori, catering) tramite consulenze in videocall, cerchino di capire com’ è fatto l’appartamento. Tutto l’occorrente per l’evento sarà consegnato tramite un delivery direttamente a casa senza il bisogno della presenza della planner e dei fornitori in loco”.
“Il progetto matrimonio in casa, allo stato attuale è solo per il nucleo familiare più stretto e i testimoni, ma è stato fatto in prospettiva di un allentamento delle misure di sicurezza e una maggiore apertura verso il numero di invitati che comunque deve essere circoscritto” conclude Carpente (fonte Ansa).